Pioggia di fusioni e acquisizioni

In attesa di sapere se l’operazione da 13 miliardi di dollari (9,4 miliardi di euro) del gruppo General Electric per rilevare gli asset energetici del gruppo francese Alstom andrà in porto, il volume complessivo a livello mondiale delle attività di M&A (fusioni e acquisizioni) ha superato i 100 miliardi dollari (72 miliardi di euro) per la seconda settimana consecutiva sostenuto da una raffica di operazioni nel settore sanitario che rappresenta l’81 per cento del valore dei deal annunciati questa settimana.

Nel complesso, da inizio anno i deal M&A hanno raggiunto quota 1.100 miliardi di dollari (80 miliardi di euro): è la terza volta che i volumi dell’M&A mondiale hanno varcato la soglia dei 1.000 miliardi dollari dal 1980 a oggi. Si tratta di un ammontare pari al 68% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e l’avvio iniziale annuo più sostenuto dal 2007.

Tra le operazioni di maggiori rilievo già definite spicca quella del gruppo specializzato in prodotti ortopedici Zimmer Holdings che ha annunciato l'acquisto della rivale Biomet per 13,35 miliardi di dollari: un deal che si piazza al quarto posto nella classifica di tutti i tempi delle operazioni multimiliardarie nel settore delle attrezzature sanitarie e la più grande acquisizione dal 2011, quando Johnson & Johnson acquisì Synthes per un controvalore pari a 19,3 miliardi di dollari.

Le attività di M&A in Europa e nell’area Asia Pacifico sono aumentate a tre cifre percentuali rispetto ad un anno fa, mentre il valore delle offerte nelle Americhe e in Giappone hanno registrato un aumento, rispettivamente, del 71% e del 18%: in controtendenza i deal relativi all’area Africa/Medio Oriente diminuite del 28% rispetto al 2013.