settore immobiliare
USA: meno case nuove e più immobili usati
29 Aprile 2014 15:32

e ai dati Dipartimento del Commercio mostrati mercoledi scorso a Washington, le vendite di case nuove negli USA sono diminuite a marzo del 14,5 per cento con 384.000 transazioni (rispetto alle 449 mila di febbraio), un livello inferiore rispetto alle previsione degli economisti internazionali e il più debole da luglio 2013.
L'aumento dei prezzi degli immobili, l’inasprimento di quasi un punto percentuale degli oneri finanziari rispetto allo scorso anno e le regole molto più severe in tema di prestiti e mutui, rappresentano sfide difficili per l'industria del real estate a stelle e strisce che sta ancora cercando di uscire dalla peggiore crisi dalla Grande Depressione.
Dati meno negativi invece per il mercato dell’usato che, in base a un sondaggio a cura di una importante catena di intermediazione immobiliare indipendente effettuato sulle 52 principali aree metropolitane degli States, ha visto a marzo un aumento delle vendite mensili.
Tra le aree che hanno mostrato maggiore dinamicità a marzo, su base annua, si sono distinte:Fargo (ND) +57,0%, Providence (RI) +39,2%, Burlington (VT) +38, 7%, Raleigh e Durham (NC) +35,8%, Des Moines (IA) +35,8%, Milwaukee (WI) +34,3% e Pittsburgh (PA) +32,7%.
Per gli esperti le tempeste invernali inaspettate hanno avuto un impatto negativo importante quest'anno sul settore abitativo americano, ma ora molti potenziali acquirenti di case che non erano in grado di uscire e visitare le case in gennaio e febbraio potranno entrare nel mercato e supportare le vendite e le quotazioni nei prossimi mesi.
Nelle 52 aree metropolitane censite, il prezzo medio di vendita per tutte le case cedute si è attestato a 186.941 dollari USA (circa 135 mila euro), un valore del 3,6% superiore al prezzo di febbraio e dell’8,8% al di sopra della quotazione media calcolata nel marzo 2013. Tra le 52 aree metropolitane censite, 41 hanno riportato i prezzi di vendita più elevati rispetto a un anno fa e, tra queste, le più brillanti sono state: Detroit (MI) +34,9%, Las Vegas (NV) +23,3%, San Francisco (CA) +18,6%, Miami, (FL) + 17,1%, Honolulu (HI) +16, 0% e Atlanta (GA) +14,7%.
L'aumento dei prezzi degli immobili, l’inasprimento di quasi un punto percentuale degli oneri finanziari rispetto allo scorso anno e le regole molto più severe in tema di prestiti e mutui, rappresentano sfide difficili per l'industria del real estate a stelle e strisce che sta ancora cercando di uscire dalla peggiore crisi dalla Grande Depressione.
Dati meno negativi invece per il mercato dell’usato che, in base a un sondaggio a cura di una importante catena di intermediazione immobiliare indipendente effettuato sulle 52 principali aree metropolitane degli States, ha visto a marzo un aumento delle vendite mensili.
Tra le aree che hanno mostrato maggiore dinamicità a marzo, su base annua, si sono distinte:Fargo (ND) +57,0%, Providence (RI) +39,2%, Burlington (VT) +38, 7%, Raleigh e Durham (NC) +35,8%, Des Moines (IA) +35,8%, Milwaukee (WI) +34,3% e Pittsburgh (PA) +32,7%.
Per gli esperti le tempeste invernali inaspettate hanno avuto un impatto negativo importante quest'anno sul settore abitativo americano, ma ora molti potenziali acquirenti di case che non erano in grado di uscire e visitare le case in gennaio e febbraio potranno entrare nel mercato e supportare le vendite e le quotazioni nei prossimi mesi.
Nelle 52 aree metropolitane censite, il prezzo medio di vendita per tutte le case cedute si è attestato a 186.941 dollari USA (circa 135 mila euro), un valore del 3,6% superiore al prezzo di febbraio e dell’8,8% al di sopra della quotazione media calcolata nel marzo 2013. Tra le 52 aree metropolitane censite, 41 hanno riportato i prezzi di vendita più elevati rispetto a un anno fa e, tra queste, le più brillanti sono state: Detroit (MI) +34,9%, Las Vegas (NV) +23,3%, San Francisco (CA) +18,6%, Miami, (FL) + 17,1%, Honolulu (HI) +16, 0% e Atlanta (GA) +14,7%.
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