ETP strutturati: sfondato muro dei 62mld

Le masse in gestione degli ETP (exchange traded products cioè l'insieme di ETF, ETC, e ETN) di tipo short & leverage (S&L), hanno superato il muro dei 62 miliardi a fine marzo, portando la crescita dal primo gennaio di quest’anno al 6,7%.
Nel terzo mese dell’anno gli investitori short (ribassisti) e leverage (rialzisti con uso della leva) hanno mostrato una propensione verso gli asset più rischiosi: notati infatti importanti disinvestimenti dalle posizioni long in ETP obbligazionari a vantaggio di posizioni long sull’azionario.
A marzo sono ammontati a 2,8 i miliardi di riscatti netti dai bond ETP a cui hanno fatto riscontro i 4 miliardi di dollari di flussi in entrata nei prodotti a indirizzo azionario, 3,3 dei quali appannaggio di posizioni long investite in ETP azionari Usa.
Più variegate invece le scelte che gli investitori short & leverage hanno adottato nel Vecchio Continente: short (ribassisti) sugli ETP azionari Europa e sugli azionari Italia e long (rialzisti) sui prodotti focalizzati sui listini di Parigi e di Francoforte.

Situazione particolare quella relativa al mercato russo; dopo aver subito gli effetti della crisi in Crimea con bruschi sell-off si sono create le condizioni, a parer di molti investitori S&L, per posizionarsi al rialzo sulla Borsa Russa: una scelta che ha portato i flussi netti a 53 milioni di dollari in ETP long sul listino azionario moscovita.

Un accenno, infine, alle commodity.
Mentre gli investitori L&S hanno mostrato una sostanziale incertezza sull’oro (i flussi sugli ETP short sono stati nel mese praticamente identici a quelli degli Etp long sull’oro), l’atteggiamento sull’argento è stato invece oggetto di un sentiment quasi esclusivamente rialzista.