Equity zona euro, è il tempo della selezione

mo trimestre di quest’anno si è chiuso con un rialzo dell’1,45% dell’indice generale dei fondi comuni: una performance trainata però soprattutto dai fondi obbligazionari (+1,75%) e bilanciati (+1,69%) e meno da quelli a vocazione azionaria (+0,79%) e monetaria (+0,18%). All’interno dei fondi azionari, quelli focalizzati sulla zona euro si sono distinti con un +1,84%, frutto però di dinamiche molto divergenti tra le singole piazze finanziarie dell’eurozona.

Infatti se Piazza Affari ha messo a segno un rialzo del 13,3%, Madrid del 4,2%, e Bruxelles del 6,8%, i listini azionari di Parigi (+2,7%), di Francoforte (+0,4%) e di Amsterdam (-0,10%) hanno evidenziato un andamento meno dinamico. Un trend che, secondo gli analisti azionari dovrebbe proseguire anche nei prossimi trimestri dal momento che l’interdipendenza tra i listini azionari è scesa sotto il 60% (contro il 90% circa del 2013) e la diversificazione del portafoglio azionario è l’unica strategia per ottimizzare il rendimento a parità di rischio oppure per blindare le performance diminuendo la volatilità del portafoglio.

Una strategia che i migliori team azionari di categoria hanno già ampiamente dimostrato di saper sviluppare negli ultimi tre anni con perfomance superiori alla media di settore e con un profilo di rischio in linea, e talvolta anche al di sotto, della media dei concorrenti di categoria. Comparti, quali per esempio, BlackRock Global Funds - Euro-Markets, Schroder ISF Euro Equity, FF - Euro Blue Chip Fund, Morgan Stanley Investment Funds Eurozone Equity Alpha, Pioneer Funds - Euroland Equity, Parvest Equity Best Selection Euro, JPM Euroland Select Equity, che possono contare su team di gestione di comprovata esperienza pluriennale nel settore a cui sono affiancati specialisti di risk management che li aiutano ad assumere rischi non eccessivi.