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Le banche italiane devono restituire 178 miliardi alla BCE

9 Aprile 2014 14:10
financialounge -  asset quality review Banca d'Italia BCE italia LTRO settore bancario stress test
Mentre l’attenzione degli operatori di mercato e degli osservatori è tutta concentrata sul possibile quantitative easing (QE), cioè il riacquisto di titoli di titoli che la Banca Centrale Europea potrebbe far partire nei prossimi mesi per contrastare il pericolo deflazione, nella zona euro c’è un altro punto critico, e riguarda da vicino proprio le banche italiane.
In base alle ultime stime disponibili, dei 255 miliardi di euro ricevuti dagli istituti di credito nazionali grazie ai due finanziamenti a lungo termine (LTRO) promossi dalla BCE, ce ne sarebbero ben 178 (pari a circa il 70% del totale) ancora da restituire.

È vero, come fanno notare alcune fonti vicine alla Banca d’Italia, che negli ultimi mesi si sono incrementati i flussi di restituzione da parte delle banche italiane verso i forzieri dell’Eurotower, ma è altrettanto vero che il tempo stringe.
In mancanza di un altro LTRO da parte della BCE, che al momento non lo ha nemmeno in agenda, la scadenza per la restituzione dei prestiti è fissata per il prossimo 31 dicembre , cioè qualcosa come 20 miliardi di euro al mese.

Un elemento non certo secondario per il sistema bancario italiano, già alle prese con le ricapitalizzazioni e in vista dell'Asset Quality Review (AQR), cioè la cosiddetta revisione della qualità degli attivi, il check-up che gli esperti dell’istituto centrale di Francoforte proietterà sui bilanci delle 128 più importanti banche europee per valutare il loro stato di salute.
Un controllo che costituirà peraltro l’anticamera agli stress test del sistema bancario dell’eurozona
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