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Gli occhi dei droni sulle passerelle

21 Febbraio 2014 14:50
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Quest'anno ad osservare le sfilate, almeno per quanto riguarda quella di Fendi, non ci sarà solamente il pubblico invitato, ma anche gli occhi digitali dei droni di Google. Grazie infatti ad una partnership stretta tra il colosso dell’high tech e la maison Fendi, alcuni droni hanno volato sopra le teste dei presenti e delle modelle durante la sfilata del noto brand ed, attraverso delle telecamere ad altissima definizione, hanno mandato le immagini in streaming.
Un esempio di come la tecnologia ed in particolare i nuovi droni, possano entrare nella vita di tutti i giorni.
Nato come un giocattolo, l’Ar Drone 2.0 è oggi equipaggiato con delle telecamere ad altissima risoluzione che durante la sfilata hanno consentito di osservare in modo dettagliato anche le trame dei vestiti. Con oltre mezzo milione di esemplari venduti, l’Ar Drone si sta arricchendo di nuove funzionalità sempre più complesse, tanto che l’ultimo modello è stato presentato addirittura al Salone dell’aviazione di Parigi.

E pensare che fino a poco tempo fa, la notizia che Amazon avrebbe utilizzato dei droni per recapitare gli acquisti, era stata bollata come fantascienza e speculazione; ma a quanto pare la moda è stata più veloce del progetto che aveva in mente Jeff Bezos.
D’altronde il mondo del fashion è sempre all’avanguardia per quanto concerne novità tecnologiche e possibili applicaizoni.
Ricordiamo l'esempio Burberry, la prima casa a mandare in streaming, sul proprio canale di YouTube e sui mega schermi della trafficatissima Piccadilly Circus a Londra, le riprese della propria sfilata.
Qualche mese dopo sono stati i Google Glass ad essere protagonisti della moda, quando le modelle di Diane Von Furstenberg hanno sfilato e ripreso in diretta le immagini grazie al gadget tecnologico, dando così agli spettatori una sensazione estremamente realistica di quanto succede dietro le quinte del catwalk. Il business della moda è un settore di interesse per tanti brand tecnologici, come dimostra anche un recente video di Apple, uno dei principali competitor di Google, che qualche giorno fa aveva mostrato come l’iPhone 5S fosse lo strumento ideale per video reportage anche durante le sfilate.

D’altronde lo smartphone è il nostro fedele compagno nella vita di tutti i giorni, alla pari di un accessorio più tradizionale quale la cravatta, il portafoglio o la borsetta. È proprio partendo da questo presupposto che Fyodar Golan ha pensato di creare una gonna fatta con 35 smartphone Nokia, che grazie al luminosissimo schermo, hanno dato un tocco di colore innovativo e tecnologico al semplice tessuto tradizionale; ovviamente ogni dispositivo era agganciato ad una struttura realizzata interamente con stampanti 3D.
Osservando le sfilate, quello che è emerso è la grande voglia del settore di rinnovarsi ed estremizzare sempre più le tendenza, trovando nuove strade d’interazione tra le maison, la tecnologia, i buyer ed i consumatori finali.

Le ultime tecnologie possono essere un valido strumento d’aiuto per un settore che nel 2013 ha registrato un fatturato di 7,8 miliardi di euro, in calo del 2,4%, ma fondamentale per l’Italia come dimostra il saldo della bilancia commerciale positivo per il quinto anno consecutivo.
Un settore made in Italy che al calo dei tessuti quali lino e cotono, ha saputo rispondere con un incremento della maglia e della seta. Quello che potrebbe preoccupare è l’export, che con un fatturato di 4,3 miliardi di euro ha registrato un rallentamento del 1,4% rispetto al 2012. Tuttavia il Presidente di Milano Unica confida nella ripresa del settore, asserendo che i segnali positivi ci sono stati anche nel 2013 e che questi continueranno anche quest’anno.
Il primo vero banco di prova è proprio questa settimana di sfilate, alla fine della quale si avrà evidenza delle razioni di pubblico e buyer specializzati.
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