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La Cina taglia l’esposizione ai Treasury USA

19 Febbraio 2014 16:05
financialounge -  cina titoli di stato treasury
La Cina, il più grande creditore estero degli Stati Uniti, ha ridotto in dicembre la sua esposizione nei dei titoli del debito del Tesoro USA. Dopo l’annuncio da parte della Federal Reserve dell'intenzione di rallentare gli acquisti di asset obbligazionari in dollari, Pechino ha ridimensionato la propria esposizione in titoli di stato americani per 47,8 miliardi di dollari, pari al 3,6 per cento, portandola a fine 21013 a 1.270 miliardi dollari: si tratta della più ampia contrazione dal dicembre 2011 secondo i dati del Dipartimento del Tesoro statunitense diffusi ieri.

Allo stesso tempo, però, gli investitori internazionali hanno aumentato dell’1,4 per cento, ovvero 78 miliardi di dollari nel mese di dicembre, spingendo le partecipazioni estere al record di 5.790 miliardi di dollari. I rendimenti sui Notes USA decennali sono saliti al 3 per cento nel mese di dicembre, il livello più alto dal luglio 2011, subito dopo che i funzionari della Fed hanno annunciato l'intenzione di iniziare ridimensionamento del programma di acquisto di obbligazioni da parte della banca centrale, progettato per mantenere bassi i tassi di prestito e di accelerare la ripartenza dell'economia statunitense.

La prospettiva del tapering sui titoli di Stato degli Stati Uniti ha visto un calo del 3,4 per cento nel 2013 delle quotazioni dei governativi a stelle e strisce, il primo ribasso annuale dal record di perdita del 2009 del 3,7 per cento, in base al Bank of America Merrill Lynch US Treasury Index.

"La mossa cinese di vendere suggerisce che le banche centrali stanno diventando sempre più attente a evitare di assumere il rischio di duration ora che la Federal Reserve ha saldamente avviato il processo di tapering" ha dichiarato Aaron Kohli, uno strategist sul reddito fisso presso una importante banca d’affari di New York, che ha poi aggiunto: "Se la Cina continua a vendere di nuovo nel prossimo mese o due, aumenteranno le preoccupazioni su chi comprerà il debito degli States".

Da Hong Kong, Louis Kuijs, capo economista per la Cina presso il Royal Bank of Scotland Group Plc ha tuttavia fatto presente che la Cina, sebbene stia cercando di ridurre la sua dipendenza dai titoli governativi degli altri paesi, avrà difficoltà a dismettere i titoli in portafoglio perché gli Stati Uniti sono ancora di gran lunga il mercato più liquido e, pertanto, non è così facile trovare spazio per tutti quei miliardi di dollari di riserve cinesi.
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