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Tesoro, minori interessi nelle emissioni 2013

10 Febbraio 2014 14:40
financialounge -  BTP ctz italia titoli di stato
È un fatto che l’Italia sia uno dei maggiori emittenti di titoli di debito della zona euro: quest’anno dovrà rimborsare oltre 200 miliardi di titoli a medio lungo termine, finanziarie il deficit annuale di bilancio e reperire le risorse per almeno 20 miliardi di debiti pregressi della pubblica amministrazione.

È un fatto che il costo delle nuove emissioni è di fondamentale importanza per la tenuta dei conti pubblici. Allora scoprire che, grazie anche all’ombrello della BCE, il costo medio all’emissione dei titoli di stato della Repubblica italiana nel 2013 si è attestato al 2,08% è una buona notizia. Un trend che anche nelle prime aste di quest’anno sembra immutato: nonostante le tensioni sui mercati, il collocamenti a gennaio dei BOT, dei CTZ e dei BTP è avvenuto a tassi inferiori a quelli di dicembre, segnando in alcuni casi anche minimi storici.

Affinchè questo contesto favorevole si mantenga anche nei prossimi mesi (e anni) è tuttavia necessario che i diversi attori che lo hanno sostenuto con gli acquisti proseguano a farlo: non solo la BCE (che detiene titoli del debito italiano per 95 miliardi di euro, pari al 5,4% del totale del debito circolante), ma soprattutto le banche italiane (che hanno nei loro forzieri 416 miliardi di euro in titoli governativi italiani, cioè il 23,7% del totale) e gli investitori esteri (nei cui portafogli sono depositati titoli del Tesoro per 598 miliardi, ovvero il 34% del totale).
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