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Alla ricerca della good reputation online

19 Dicembre 2013 14:30
financialounge -  comunicazione giovani imprese settore tecnologico smartphone televisione web
Gli italiani, almeno per ora, restano un popolo tv-dipendente, ma il futuro è destinato alla rete. L’undicesimo rapporto Censis / Ucsi sulla comunicazione lo mette nero su bianco: il 97,4% della popolazione del nostro paese resta incollata al televisore mentre il 63,5% degli italiani è attivo sul web e circa i due terzi dei giovani usano lo smartphone.

Tuttavia, osservando più attentamente i dati, si nota che nel 2013 tra gli under 30 la quota di utenti internet supera il 90% mentre non va oltre il 21,1% tra gli anziani. Una forbice confermata da una lunga serie di altri dati specifici. Il 75,6% dei giovani è iscritto a Facebook contro appena il 9,2% degli over 65, il 66,1% degli under 30 usa smartphone, mentre gli anziani si fermano al 6,8%.

La popolazione giovanile che guarda la web tv sfiora il 50% del totale mentre nel caso degli over 65 è al disotto del 3%; stesso discorso per la radio: se gli under trenta lo fanno nel 33% dei casi, attraverso il cellulare, gli over 65 lo fanno nel 2% del campione. I giovani, poi, posseggono già nel 21% dei casi un tablet, percentuale che non va oltre il 2,3% degli anziani. Un altro dato di rilievo riguarda la connettività alla rete.

Se l'ADSL si conferma il tipo di connessione al web più diffuso (la utilizza il 62,9% dei internauti italiani), cresce a passi da gigante il wifi (40,9% sul totale della popolazione italiana e al 46,7% in quella under 30 anni ) mentre la connessione mobile si attesta al 23,5%. Infine, ma non certo per importanza, l’impatto sulla comunicazione aziendale.

Sono sempre di più le imprese orientate a rafforzare il proprio brand anche sul web, sfruttando l'interazione telematica con gli utenti-consumatori per costruirsi una good reputation online. Basti pensare che oltre un terzo degli italiani che operano in rete ha dichiarato di aver contattato tramite internet un'azienda negli ultimi mesi.

Ma perché lo ha fatto? Il 75,6% è stato spinto dall’esigenza di maggiori informazioni prima di effettuare un acquisto, il 31,2% per conoscere i punti vendita più comodi da raggiungere, il 27,5% per approfondire la conoscenza dell'azienda, il 22% per effettuare confronti tra prodotti o tra aziende simili.
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