Primo rosso mensile da agosto per le azioni asiatiche

Il crollo del titolo australiano GrainCorp Ltd (-22%) lo scorso venerdi, causato dalla decisione del governo australiano di respingere un'offerta pubblica di acquisto da 2,2 miliardi dollari da parte della rivale statunitense Archer - Daniels - Midland Co spiegando che non si trattava di un’operazione nell'interesse nazionale, ha trainato al ribasso l'indice MSCI Asia Pacific.

Il gruppo,a cui appartine GrainCorp, che fornisce servizi connessi all'industria del grano in Australia, distribuisce prodotti sfusi per la miscela e lo stoccaggio del grano per i coltivatori, i consumatori finali e anche le organizzazioni di marketing. L’MSCI Asia Pacific index, che segna un guadagno del 9,7 per cento nel 2013, ha però registrato un calo dello 0,3 per cento a novembre: si tratta del ritorno in territorio negativo dopo il +3,68% di settembre e il +2,28% di ottobre.

Uno strategist di mercato con sede a Melbourne ha tuttavia fatto notare che i volumi si sono molto diradati negli ultimi due mesi e bastano quindi strappi anche di pochi titoli per determinare la direzione finale degli indici. L’MSCI Asia Pacific index, in ogni caso, è ora scambiato a 14 volte gli utili stimati, il più alto rapporto prezzo/utili dallo scorso maggio, in base ai dati compilati da Bloomberg: un rapporto che si confronta con il 16,3 dell’indice americano Standard & Poor 500 e con il 15,2 dello Stoxx Europe 600 index.