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Un atteggiamento critico costruttivo sulla Cina

21 Novembre 2013 21:00
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I mercati sembrano aver apprezzato la prospettiva riformista annunciata dalle autorità cinesi dopo la chiusura del terzo plenum nel quale si parla di abbracciare "meccanismi di mercato".

“Tuttavia, noi preferiamo assumere un atteggiamento scettico costruttivo. Di solito, quando si ha a che fare con la Cina, l’euforia iniziale riguardo a riforme promesse dovrebbe essere temperata da pragmatismo” dichiara Robin Parbrook, Head of Asia ex Japan Equities che infatti si chiede: "Come potrà prendere corpo quanto annunciato senza tener conto dei tanti ostacoli che rischiano di essere cosparsi sul terreno nel tempo?"

In base ad alcuni indicatori, si può notare che la Cina si muove nella direzione di riequilibrio della propria crescita. Data l’importanza svolta dall’aumento del credito in questi ultimi anni, la prossima revisione circa i veicoli di finanziamento del governo locale (LGFVs), se eseguita correttamente, dovrebbe concentrarsi sulle dimensioni del problema del debito già in circolazione. Il nuovo governo sembra orientato ad assumere un approccio graduale verso la promozione del consumo e ci sono nel complesso, segnali incoraggianti che indicano che la spinta della politica si stia muovendo nella giusta direzione.

“Le riforme annunciate , tra cui il passaggio a un metodo di allocare risorse più basato sul mercato, hanno rafforzato la nostra opinione che il settore privato si trova a beneficiare di questa ondata di riforme. Ci aspettiamo molte sfide per le aziende di Stato qualora questi provvedimenti fossero effettivamente emanati, che potrebbero portare ad un rallentamento della crescita data la loro quota nel pil nazionale. A questo proposito, riteniamo che le riforme possano prendere corpo ma soltanto se la crescita non rallenta significativamente al di sotto della soglia obiettivo minimo del governo. In caso contrario, il processo di riforme annunciate può essere bloccato o addirittura invertito” puntualizza Robin Parbrook.

In conclusione, nulla di quanto annunciato la scorsa settimana ha modificato le prospettive di medio termine della Cina che continuerà a confrontarsi con gli stessi problemi prima del plenum. Tuttavia, sebbene gli investitori a lungo termine continuino a cercare di possedere i migliori player del settore privato, il loro desiderio si scontra con il giusto prezzo dei titoli.

“Per quanto ci riguarda continueremo anche ad evitare la maggior parte delle aziende di Stato: rispetteremo in ogni caso i nostri principi fondamentali di investimento che prediligono un focus sulla disciplina di valutazione e di ricerca di valore bottom-up nei mercati” conclude Robin Parbrook.
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