infrastrutture
Boom di infrastrutture in Messico
11 Settembre 2013 08:00

iettivo da raggiungere è quello di predisporre una rete di strade, autostrade, porti, aeroporti, ferrovie e infrastrutture di telecomunicazioni in linea con lo sviluppo del Paese. È il piano predisposto a inizio agosto dal presidente messicano Enrique Pena Neto e dal Segretario delle Comunicazioni e Trasporti, Gerardo Ruiz Esperanza sembra proprio voler dotare il Messico di tutto questo.
Il Piano Nazionale di sviluppo 2013-2018 prevede infatti investimenti complessivi per un controvalore a circa 102 miliardi di dollari, 46 dei quali destinati alle infrastrutture di trasporto classico e i restanti 56 miliardi indirizzati invece verso le reti di telecomunicazioni. I dettagli del piano prevedono poi un investimento pubblico di 6 miliardi di dollari per il rafforzamento della rete centrale a fibra ottica e per l’ampliamento della banda larga nel Paese.
Per quanto riguarda invece le reti di trasporto classiche, il piano destinerà 30 miliardi di dollari per interventi su oltre 5.400 km di nuove strade e autostrade. Altri 7 miliardi di dollari, invece, saranno focalizzati sulle ferrovie per migliorare i 370 km di tratte specializzate al trasporto merci e per l’utilizzo di nuovi treni con velocità compresa tra i 150 e i 200km orari: esclusa invece l’alta velocità per via dei costi esorbitanti necessari per adeguare il territorio a questa infrastruttura.
Il Piano Nazionale di sviluppo 2013-2018 comprende poi 5 miliardi di dollari per i porti, per aumentare la capacità di movimentazione dei container e la costruzione di 9 nuovi terminal, e 2,5 miliardi di dollari per gli aeroporti.
Il Piano Nazionale di sviluppo 2013-2018 prevede infatti investimenti complessivi per un controvalore a circa 102 miliardi di dollari, 46 dei quali destinati alle infrastrutture di trasporto classico e i restanti 56 miliardi indirizzati invece verso le reti di telecomunicazioni. I dettagli del piano prevedono poi un investimento pubblico di 6 miliardi di dollari per il rafforzamento della rete centrale a fibra ottica e per l’ampliamento della banda larga nel Paese.
Per quanto riguarda invece le reti di trasporto classiche, il piano destinerà 30 miliardi di dollari per interventi su oltre 5.400 km di nuove strade e autostrade. Altri 7 miliardi di dollari, invece, saranno focalizzati sulle ferrovie per migliorare i 370 km di tratte specializzate al trasporto merci e per l’utilizzo di nuovi treni con velocità compresa tra i 150 e i 200km orari: esclusa invece l’alta velocità per via dei costi esorbitanti necessari per adeguare il territorio a questa infrastruttura.
Il Piano Nazionale di sviluppo 2013-2018 comprende poi 5 miliardi di dollari per i porti, per aumentare la capacità di movimentazione dei container e la costruzione di 9 nuovi terminal, e 2,5 miliardi di dollari per gli aeroporti.
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