Abenomics
La cura Abe funziona
28 Giugno 2013 15:47

economia arrivano segnali incoraggianti sull’efficacia delle misure iperespansive lanciate dalla Bank of Japan, sulla scia del nuovo corso di politiche per la crescita lanciate dal premier Shinzo Abe e conosciute come Abenomics.
I mercati almeno sembrano pensarla così con il Nikkei che questa mattina ha messo a segno un balzo del 3,5% dopo che il dato sulla produzione industriale è risultato più alto delle previsioni degli analisti: +2% a maggio rispetto ad aprile, in rialzo per il quarto mese consecutivo e con l’aumento percentuale maggiore dal 2011, contro attese per un aumento frazionale.
Allo stesso tempo a maggio l'inflazione ha arrestato il calo e il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 4,1%, per il terzo mese consecutivo, al livello più basso da quattro anni e mezzo. In maggio si contavano in Giappone 2,79 milioni di disoccupati, in calo di 180.000 unità rispetto allo stesso mese del 2012 rispetto a una popolazione attiva in aumento.
Se la Boj va avanti dritta per la propria strada sperando di raccogliere i frutti di una delle azioni più incisive di sempre, rassicurazioni sulle politiche di sostegno all’economia sono arrivate anche dagli Usa.
La Fed, che una settimana fa aveva preannunciato una frenata sulle sue politiche di stimolo all’economia (QE), potrebbe far marcia indietro confermando gli stimoli.
Il che vorrebbe dire nessuna interruzione dell’acquisto mensile di bond all’orizzonte nel 2014 (con la riduzione degli acquisti possibile già nel 2013) come indicato precedentemente.
“Se le condizioni del mercato – ha detto Bill Dudley, governatore della Federal Reserve di New York– si riveleranno meno favorevoli di quel che la Fed prevede, come è già successo in questi anni, mi aspetterei che gli acquisti continuino, anzi accelerino per un periodo più lungo”.
I mercati almeno sembrano pensarla così con il Nikkei che questa mattina ha messo a segno un balzo del 3,5% dopo che il dato sulla produzione industriale è risultato più alto delle previsioni degli analisti: +2% a maggio rispetto ad aprile, in rialzo per il quarto mese consecutivo e con l’aumento percentuale maggiore dal 2011, contro attese per un aumento frazionale.
Allo stesso tempo a maggio l'inflazione ha arrestato il calo e il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 4,1%, per il terzo mese consecutivo, al livello più basso da quattro anni e mezzo. In maggio si contavano in Giappone 2,79 milioni di disoccupati, in calo di 180.000 unità rispetto allo stesso mese del 2012 rispetto a una popolazione attiva in aumento.
Se la Boj va avanti dritta per la propria strada sperando di raccogliere i frutti di una delle azioni più incisive di sempre, rassicurazioni sulle politiche di sostegno all’economia sono arrivate anche dagli Usa.
La Fed, che una settimana fa aveva preannunciato una frenata sulle sue politiche di stimolo all’economia (QE), potrebbe far marcia indietro confermando gli stimoli.
Il che vorrebbe dire nessuna interruzione dell’acquisto mensile di bond all’orizzonte nel 2014 (con la riduzione degli acquisti possibile già nel 2013) come indicato precedentemente.
“Se le condizioni del mercato – ha detto Bill Dudley, governatore della Federal Reserve di New York– si riveleranno meno favorevoli di quel che la Fed prevede, come è già successo in questi anni, mi aspetterei che gli acquisti continuino, anzi accelerino per un periodo più lungo”.
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