Contatti

banche centrali

Azionario al radar degli addetti ai lavori

18 Giugno 2013 09:00
financialounge -  banche centrali borsa Europa Federal Reserve giappone inflazione mercati azionari politica monetaria turchia yen
Verso la metà di giugno i mercati azionari europei sembrano proprio avere innestato la retromarcia. Ma si tratta di un semplice storno o invece di un vero e proprio trend al ribasso?

Gli esperti di mercato preferiscono andarci con i piedi di piombo e fanno notare che in questa fase del ciclo la componente equity dovrebbe ancora beneficiare di un trend di crescita moderata dell’economia, il tutto abbinato a una bassa inflazione. Un contesto di riferimento che consente e allo stesso necessita il mantenimento di una politica monetaria espansiva, proprio come quelle messe in atto dalla Federal Reserve (Fed) statunitense e dalla Bank of Japan (Boj).

Insomma, a detta dei più una combinazione tutto sommato favorevole per i mercati azionari, tanto più - fa notare qualche addetto ai lavori - se si aggiunge "lo spazio di espansione dei multipli ancora disponibile e, a differenza del mondo obbligazionario, l’assenza di eccessi nel posizionamento degli operatori". A livello internazionale, in questo particolare momento, gli occhi degli esperti di mercato sono puntati, per motivazioni diverse, verso due piazze azionarie: quella turca e quella giapponese.

Guardando alla Turchia, qui le proteste dei cittadini, scesi in piazza contro gli interventi legislativi del primo ministro Recep Tayyip Erdogan, hanno riacceso l’attenzione sul Medio Oriente, surriscaldato dalla violenta guerra in Siria, dai problemi stagnanti in Libia, Egitto e dalla campagna elettorale in Iran.

Per quanto riguarda l’indice azionario del paese, inserito tra gli emergenti, le voci rimangono piuttosto divergenti, ma va segnalato come gli strategist sostengano che il percorso di crescita della Turchia sia di tipo strutturale, cosa che implica che andrà avanti nel tempo, mentre il governo troverà il modo per una riappacificazione e, in generale, per fare tornare la calma, anche perché le prossime elezioni sono previste nel 2014.

Per gli analisti finanziari, in ogni caso, una soluzione politica rapida alle tensioni turche costituirebbe una opportunità di acquisto in Borsa (“buy opportunity”), dopo i pesanti arretramenti dell’indice. Un altro paniere che tra maggio e giugno ha accusato forti ribassi è quello giapponese, che del resto negli ultimi mesi aveva messo a segno una corsa senza respiro.

Anche in questo caso, secondo gli esperti di mercato, la recente correzione potrebbe rappresentare una “opportunità di acquisto durante i ribassi”, perché l’intervento sulle aspettative inflazionistiche dei mercati finanziari è in corso e le prospettive di utile delle imprese giapponesi stanno migliorando rapidamente, sostenute dalla costante svalutazione dello yen.

È per questa ragione che in molti ritengono che “nonostante la fase di ripresa in corso, i multipli a termine per le azioni giapponesi siano ancora ragionevoli rispetto ai dati storici recenti”.
Share:
Trending