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Panoramica sul mercato statunitense

di Russ Koesterich 7 Maggio 2013 16:00
financialounge -  BCE BlackRock Federal Reserve Fondi obbligazionari mercati azionari occupazione politica monetaria tassi di interesse
La crescita lenta degli USA supporta i mercati azionari

I titoli azionari hanno realizzato ancora buoni rendimenti la scorsa settimana toccando nuovi massimi, grazie in particolare alla pubblicazione del report sull'occupazione di aprile, che è risultato migliore rispetto alle attese. L'indice Dow Jones Industrial Average ha superato la soglia di 15.000 punti per la prima volta, prima di chiudere la settimana a quota 14.973 (in rialzo dell'1,8%). Nello stesso tempo l'indice S&P 500 ha segnato +2,0% a quota 1.614 e il Nasdaq Composite è salito del 3,0% a 3.378 punti. Nei mercati del reddito fisso, i rendimenti dei Treasury hanno continuato a scendere all'inizio della settimana (e i prezzi sono saliti) prima di rimbalzare nella seduta di venerdì. In settimana il rendimento del Treasury a dieci anni è salito dall'1,66% all'1,74%.

Il report del mercato del lavoro la scorsa settimana ha superato le stime: dai dati emerge che sono stati creati 165.000 nuovi posti di lavoro lo scorso mese. Il report comprendeva inoltre una correzione al rialzo ai dati di crescita dei posti di lavoro di marzo e febbraio, mostrando un calo del livello dell'occupazione al 7,5%, il livello più basso dalla fine del 2008. Anello debole del report è la crescita dei salari che rimane debole. Dato che molti americani sono ancora disoccupati o sono sottoccupati, i salari sono aumentati a un tasso molto lento, in rialzo solo dell'1,9% in aprile, un valore che fa fatica a tenere il passo con l'inflazione. Nel complesso il report ha confermato la visione di BlackRock, vale a dire di un lento recupero del mercato del lavoro e dell'economia americana più ampia.

Come dimostrato la scorsa settimana dal mercato, una crescita economica lenta, ma positiva, può creare un contesto favorevole per i titoli. In primo luogo la crescita economica sembra essere stata abbastanza rapida da generare supporto agli utili corporate, ma altrettanto lenta da mantenere i costi contenuti. Inoltre, dato che la disoccupazione è ancora molto elevata, la Federal Reserve potrebbe mantenere accomodanti le condizioni monetarie e bassi i tassi di interesse, generando un rialzo dei prezzi dei titoli.

I titoli dunque continuano a salire ma la composizione del rally ha mostrato una tendenza differente. I titoli large e mega cap stanno sovraperformando i titoli small cap, un andamento che pensiamo sia destinato a continuare. Inoltre alcuni tra i settori difensivi più cari del mercato (come il settore delle utility) stanno sottoperformando, mentre il settore della tecnologia ha realizzato risultati migliori ed è ancora conveniente.

Uno dei motivi per cui i titoli americani stanno performando positivamente negli ultimi tempi è che la Federal Reserve è ancora molto aggressiva in termini di programma di allentamento monetario (lo stesso vale per i titoli giapponesi e la Bank of Japan). In altre parole, la Fed e la BoJ stanno espandendo i loro bilanci poiché continuano ad acquistare asset attraverso i programmi di quantitative easing. Si è ridotto invece il bilancio della BCE e la politica monetaria europea oggi è più restrittiva di quanto non lo fosse la scorsa estate.

La scorsa settimana la BCE ha cercato di risolvere la situazione riducendo i tassi di interesse dello 0,5%. Tuttavia l'intervento è avvenuto troppo tardi. Inoltre, una lieve riduzione dei tassi di interesse non genera benefici di rilievo per l'economia europea, sopratutto perché le banche europee mostrano ancora difficoltà e difficilmente concedono prestiti. Per questo motivo, è difficile prevedere una ripresa dell'economia europea. Anche la Commissione Europea condivide questa visione, dato che ha abbassato recentemente il tasso di crescita previsto in Europa per il 2013 e stima che la regione rimarrà in recessione. Inoltre, la Commissione prevede che la disoccupazione in Europa toccherà a un livello record pari a oltre il 12% quest'anno.

Dal punto di vista degli investimenti, ci sono alcune isolate opportunità nei titoli europei (in particolare in Nord Europa). E' tuttavia consigliabile rimanere prudenti verso i titoli europei, almeno fino a quando non verrà adottata una risposta monetaria più aggressiva.
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