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I settori in cui puntare in Europa

24 Gennaio 2013 20:00
financialounge -  BCE Europa imprese Invesco liquidità politica monetaria settore bancario settore farmaceutico settori telecomunicazioni
Nell’articolo “Il mercato azionario può continuare a fare bene nel 2013” Invesco elencava le tante motivazioni per essere moderatamente ottimisti sull’equity europeo in questo nuovo anno.

Ora, gli esperti del mercato azionario europeo di Invesco Perpetual basati ad Henley sono tornati sul tema per segnalare i settori di Borsa del Vecchio Continente in cui si annidano le migliori opportunità.

“Alcuni commentatori fanno notare che il necessario ampio de-leveraging (riduzione della leva finanziaria) in atto in tutta Europa è probabile che agisca da freno sulla crescita per un periodo di tempo considerevole. Tuttavia, sebbene il de-leveraging è destinato a rimanere un tema importante, stanno emergendo una serie di fattori che potrebbero ridurre gradualmente nel 2013 almeno una parte di questa pressione".

"In primo luogo, i notevoli progressi compiuti nella riduzione dei disavanzi primari di bilancio delle nazioni in difficoltà dovrebbe vedere un minor livello di consolidamento fiscale quest'anno. Le azioni intraprese dalla BCE, tra cui l'operazione di rifinanziamento a lungo termine (ORLT) e l’Omt (Outright monetary transactions), ossia il programma di acquisto di titoli di stato varato dalla BCE, e il pick-up costante crescita dell'offerta di moneta M1, hanno già migliorato le condizioni monetarie nella zona euro, alleggerendo le pressioni sul sistema bancario".

"A livello globale, le banche centrali restano impegnate a mantenere libere le condizioni monetarie e fornire liquidità significativa, mentre i dati macro mostrano di aver già toccato il fondo con i lead indicator in aumento in tutte le regioni per la prima volta dal 2009: tutti questi fattori dovrebbero impattare in modo meno negativo sul PIL europeo di quest'anno rispetto al 2012. In questo contesto macro-economico meno negativo in Europa e con migliori prospettive di crescita nel resto del mondo, le società europee dovrebbero fare meglio. Questo potrebbe vedere utili aggregati 2013 in aumento dopo i declassamenti registrati nel 2012".

"Il tasso di revisioni al ribasso dei profitti sta già iniziando a rallentare, che normalmente è un segnale incoraggiante per il futuro. I mercati finanziari restano più concentrati sui rischi connessi alla crisi dell'euro che sui reali progressi compiuti nei paesi periferici e le prospettive macroeconomiche meno negative. Questo può avere implicazioni per il posizionamento degli investitori per i quali la prevenzione dei rischi, sia per quanto riguarda i guadagni o semplicemente la percezione di essere domiciliato nella "regione sbagliata", è stato il fattore determinante delle decisioni di investimento".

"In sintesi, riteniamo che le valutazioni dei settori percepiti come sicuri come le bevande, i produttori di generi alimentari, i prodotti per la casa e il tabacco, sono molto tirate rispetto al resto del mercato. Anche se ci aspettiamo che questi settori possano comunque continuare a crescere nel 2013, altre aree del mercato, compresi i prodotti farmaceutici e servizi aerospaziali commerciali hanno una dinamica di crescita simili, ma con valutazioni a nostro avviso più interessanti. Inoltre, nella fretta di ricercare soprattutto la sicurezza, il miglior profilo rischio-rendimento di altri settori, come ad esempio aree specifiche di titoli finanziari, dei trasporti e delle telecomunicazioni è stato largamente ignorato: troviamo questi settori più attraenti rispetto alla cosiddetta "alta qualità" e suggeriamo pertanto di assumere un'esposizione a società specifiche all'interno di queste aree".
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