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Wall Street, braccio di ferro tra piccole e grandi aziende

17 Gennaio 2013 08:00
financialounge -  fiscal cliff indice mid cap previsioni small cap USA Wall Street
Nel 2012 l’indice S&P 500 di Wall Street ha guadagnato il 13,41% mentre l’S&P 400, il paniere delle aziende di media capitalizzazione di Borsa, si è apprezzato del 16,07%: il Russell 2000, rappresentativo delle duemila piccole aziende USA quotate in Borsa, ha messo a segno un rialzo del 14,63%.

E la prima settimana del nuovo anno, complice l’accordo sul fiscal cliff, ha visto proseguire questo trend. L’S&P 500, infatti, ha toccato quota 1466,47 punti, il livello più alto dallo scoppio della crisi Lehman Brothers registrando un aumento del 2,82%: meglio ancora hanno fatto sia l’S&P 400 (+3,49%) che il Russell 2000 (+3,51%). Ma a questo punto, su quali indici conviene puntare per i prossimi mesi?

L’S&P 500, evidenzia attualmente un p/e di 14,23 e un 12,98 in base agli utili stimati per tutto il 2013 (+9,6% rispetto a quelli del 2012). Per l’S&P 400, per il quale si prevede un aumento dei profitti 2013 del 9,4% nei confronti dell’anno precedente, il p/e attuale di 16,54 dovrebbe scendere a quota 15,11 mentre nel caso del Russell 2000 il rapporto prezzo – utili (p/e) che ora si attesta al 23,15 dovrebbe invece diminuire fino al 17,33 (in virtù del balzo del 33,57% degli utili attesi per il 2013).

In base a queste previsioni, sia le azioni large cap che quelli di piccole dimensioni presentano profili interessanti per l’investitore. Infatti nonostante i prezzi siano ormai sui massimi degli ultimi 4 anni, molti grandi marchi dell’industria a stelle e strisce dovrebbero proseguire la loro corsa a generare flussi di cassa e profitti.

Nel caso invece delle piccole e medie imprese americane, il loro maggiore appeal sta nel fatto che sono meno seguite dagli analisti e quindi esistono maggiori opportunità e potenziali di rialzo rispetto alle large cap.
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