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Andrew Wells

Le previsioni 2013 sul mercato obbligazionario

16 Gennaio 2013 21:00
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Andrew Wells, CIO Obbligazionario di Fidelity Worldwide Investment, espone a FinanciaLounge la propria visione sull'andamento del mercato obblicazionario per i prossimi mesi.

"Le prospettive di crescita economica dipendono in larga misura dall’evoluzione della questione del fiscal cliff negli Stati Uniti. Sono comunque convinto che il Congresso, alla fine, riuscirà a evitare il peggio concordando una soluzione. In questo scenario il PIL statunitense dovrebbe registrare una crescita nell'ordine del 3-3,5%, superiore dunque al tasso stimato anche solo sei mesi fa. Buona parte di questa espansione è legata al miglioramento delle previsioni di crescita per il mercato immobiliare residenziale negli Stati Uniti: i prezzi delle abitazioni stanno salendo, la disponibilità di case in alcune zone non è molto alta e anche le compravendite stanno aumentando. Inoltre, l'occupazione sta dando segnali di miglioramento e i consumatori americani iniziano a spendere di più. Tutto questo favorisce la crescita economica, anche se a un ritmo contenuto. Guardando poi alla Cina la produzione industriale è prossima a un rimbalzo e si rafforzano le condizioni per un’accelerazione della crescita, con effetti positivi per l’intera regione asiatica."

"Prevedo che il quantitative easing continuerà a essere sostanzialmente praticato nel corso del 2013 su scala globale, con la Federal Reserve, la BCE, la Banca d'Inghilterra e la Banca del Giappone a fare da capofila. Circa le voci di una possibile bolla obbligazionaria, a mio parere un'inversione di tendenza sostanziale sui mercati potrebbe avere luogo solo qualora la fase attuale sfociasse in un periodo di crescita sostenuta, con tassi d'interesse in aumento e in un contesto nel quale i fondamentali che favoriscono l'investimento nel reddito fisso venissero meno. Tuttavia la probabilità di un simile scenario resta remota. Inoltre, i timori legati alla volatilità e alle incertezze macroeconomiche continueranno a portare flussi verso l’obbligazionario, un’asset class meno volatile che offre un elevato livello di diversificazione."

"Nei mercati sviluppati i titoli di Stato ritenuti più sicuri appaiono sopravvalutati e offrono rendimenti ai minimi. Di conseguenza può essere opportuno prediligere i titoli con duration più corta. Il credito societario di elevata qualità ha invece fondamentali che continuano a essere buoni, grazie al fatto che le società hanno in gran parte bilanci solidi."

"Gli spread sono ancora interessanti, anche se c’è un potenziale di contrazione inferiore rispetto ad altre fasi. Circa il rischio che alcune società approfittino della convenienza dei finanziamenti per aumentare la leva sui bilanci, la ricerca e la selezione del credito in base all’analisi dei fondamentali consentono di evitare questa tipologia di aziende, maggiormente a rischio di riduzione dei rating."

"Il debito high yield ad alto rendimento a nostro avviso continua a offrire valore, ma all’interno di questa asset class prediligiamo il segmento di qualità più elevata. Prevediamo che le obbligazioni high yield possano continuare a offrire rendimenti interessanti, anche se difficilmente questi saranno ai livelli eccezionali registrati negli ultimi tre anni."

"Il debito dei mercati emergenti ha registrato buone performance nel corso dell'ultimo anno e continua a godere di ottime prospettive grazie all’attrattiva esercitata dalle valute locali con rendimento maggiore. Un eventuale rally del debito emergente coinvolgerebbe probabilmente in primo luogo le emissioni in valuta locale."

"Infine, non va dimenticato il possibile rialzo dell'inflazione. Sebbene le strategie con protezione dell'inflazione esercitino un certo richiamo, questo tipo di obbligazioni registra performance migliori in contesti di crescita sostenuta. Pertanto risulta maggiormente efficace, al fine di proteggere i portafogli, una strategia che privilegi le obbligazioni indicizzate dei mercati emergenti, che possono contare su tassi di crescita economica più elevati."

"Data l'ampia gamma di opportunità nel reddito fisso, nel 2013 l'approccio strategico all'investimento in questa asset class continuerà a riscuotere successo. I fondi obbligazionari con la flessibilità necessaria per fare allocazioni su segmenti diversi e orientarsi tatticamente verso le aree più interessanti sono nelle condizioni di fornire un buon rendimento ponderato per il rischio nell'attuale contesto, caratterizzato da elementi di incertezza economica."
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