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La convenienza dei listini dell’area euro

11 Gennaio 2013 08:00
financialounge -  borsa Europa Eurozona imprese indice USA Wall Street
In base alle ultime stime degli analisti internazionali, i profitti delle imprese americane dovrebbero aumentare del 4-5% nel 2013 mentre quelli delle aziende europee dovrebbero rimanere stabili sui valori del 2012.

Nonostante tutto questo, però, le Borse della zona euro restano le più convenienti in termini di rapporto prezzo / utili (p/e). Infatti mentre il p/e 2013 stimato per i listini azionari della zona euro si attesta all’11,9 (contro la media del 13,4 degli ultimi anni), quello dell’S&P 500 di Wall Street è posizionato al 12,6 (contro il 13,8% della media degli ultimi anni). Ma c’è di più.

Osservando gli attuali valori degli indici e la relativa distanza rispetto ai massimi del 2011, si scopre che il gap maggiore lo hanno proprio le Borse dell’area euro. Infatti l’indice Eurostoxx può salire del 12,7% prima di ritoccare il suo massimo di 290,3 punti del 2011. L’S&P 500 invece ha uno spazio di crescita di soli 2,9 punti percentuali prima di ritoccare il massimo di 1440,67 punti del 2011.

Stesso discorso per il Nikkei 225 di Tokyo che è distante solo il 2,2% dal livello di 10.624 punti fissato come massimo del 2011. Pure l’indice MSCI World, rappresentativo delle 5.000 società più importanti al mondo, ha uno spazio di crescita limitato (3,94%) prima di rivedere il suo massimo del 2011 (1.388,82 punti): qualcosa in più, ma comunque meno della metà dell’Eurostoxx, lo vanta l’indice Nasdaq dei titoli tecnologici americani che per riagganciare quota 3.116 punti, massimo livello del 2011, può salire del 5,28%.
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