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Previsioni di crescita

27 Novembre 2012 20:00

financialounge -  consumi Europa fiscal cliff imprese inflazione Kenneth Taubes mercati azionari Pioneer Investments USA
ubes, Responsabile degli Investimenti USA di Pioneer Investments, dopo aver affrontato le prime reazioni dei mercati dopo la rielezione di Barack Obama nell’articolo “Fiscal cliff sempre più ago della bilancia” sottolinea un aspetto non secondario delle aziende USA e cioè la loro decisione di tenere in sospeso i loro piani a causa dell'incertezza legata non soltanto al fiscal cliff.

“Ho il sospetto che il PIL sarebbe più forte se non ci fosse stata l'incertezza che abbiamo vissuto nei mesi scorsi. Se si guarda agli investimenti di capitale, sono stati stranamente deboli nonostante un miglioramento dell'economia, con un tasso di disoccupazione in calo e un aumento dei consumi. E credo che ciò sia da ricollegare all'incertezza del risultato delle elezioni e alle iniziative fiscali e regolamentari che potrebbero essere intraprese” spiega Ken Taubes che poi aggiunge:

“La domanda di beni durevoli è forte e ciò è un fatto positivo. Le vendite di auto sono un esempio, ma lo è ancor di più il settore immobiliare che ha un notevole effetto moltiplicatore per l'economia perché, quando la gente compra una casa, inizia a spendere per altre cose, come ad esempio mobili, riparazioni e altri interventi. Naturalmente, non dobbiamo sottovalutare l'impatto del calo degli investimenti.

I problemi registrati al di fuori dei confini americani, dalla recessione in Europa al rallentamento in Asia, hanno già impattato negativamente sulla produzione. Se l’economia non si muove su tutti i fronti, i rischi resteranno. Tuttavia, i consumi continueranno ad essere di supporto, perché le imprese non stanno vivendo flessioni importanti nella spesa e non stanno attuando forti riduzioni del personale e credo che le aziende inizieranno ad avere un po' di fiducia e a spendere nuovamente una volta che le principali questioni fiscali saranno risolte”.

Ma quali sono le implicazioni per la vostra strategia a livello macro?

“Continuiamo a prevedere una modesta ripresa, anche se sostenuta e graduale negli USA. Gli Emergenti stanno stimolando le loro economie e ci aspettiamo di vedere molto presto i risultati. Solo l'Europa presenta delle difficoltà, anche se, considerate le azioni intraprese della BCE, forse il peggio della crisi del debito sovrano è alle nostre spalle. In questo contesto, le società potrebbero essere in grado di mantenere dei buoni margini e la qualità del credito è ancora molto buona, dal momento che la maggior parte delle aziende sono state molto prudenti nella gestione dei loro bilanci, come dimostrano i loro saldi di cassa e gli investimenti modesti, nonostante la ripresa negli Stati Uniti.

Quindi, gli spread delle obbligazioni societarie hanno continuato a stringersi nel corso del secondo semestre e, sinceramente, credo che questo fenomeno continuerà in considerazione delle politiche di allentamento monetario che abbiamo visto, spingendo gli investitori a caccia di rendimenti. È per questo che continueremo a preferire i per i titoli di debito societari” precisa Ken Taubes che poi conclude parlando del mercato azionario:

“Nonostante i molti rischi che ci circondano, i titoli azionari hanno realizzato buone performance quest'anno, così come altre asset class, ad esempio le obbligazioni societarie, per il semplice fatto che negli Stati Uniti la recessione non si è materializzata. Andando avanti, i titoli azionari potrebbero beneficiare del fatto che la maggior parte degli investitori istituzionali sono sottopesati in questa asset class rispetto ai loro obiettivi a lungo termine.

Per esempio, i patrimoni delle principali fondazioni universitarie americane sono esposti solo per il 10% o meno. Credo che questo sia incredibile, e trovandoci di fronte a prospettive migliori per l’economia e con una certa stabilità, probabilmente siamo solo all'inizio di una fase di crescita del mercato azionario”.

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