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Le elezioni USA spingono gli obbligazionari

15 Novembre 2012 09:00
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I timori per il fiscall cliff e per la crisi europea, che pesano sulle prospettive di crescita mondiale, hanno spinto gli investitori a far confluire una quantità record di soldi nei fondi obbligazionari alla vigilia delle elezioni presidenziali USA del 6 novembre.

Secondo i dati di Epfr Global nella settimana terminata il 7 novembre i fondi obbligazionari hanno attratto 9,97miliardi di dollari nel mondo, un livello record di flussi settimanali in entrata. Quasi il doppio della settimana precedente a 5 miliardi di dollari.

I fondi obbligazionari americani hanno pesato per 5,99 miliardi di dollari, di cui 1,7 miliardi nei fondi governativi. Nei fondi high yield sono finiti 954 milioni (contro 1,6 miliardi alla settimana da gennaio) mentre 774 milioni nei fondi obbligazionari emergenti (1 miliardo alla settimana nel corso dell’anno). I fondi obbligazionari europei hanno attratto invece solo 845 milioni, con gli investitori che hanno spesso optato per un’esposizione diversificata. L’unico Paese che ha visto un interesse significativo è la Svezia.

Nel complesso di tratta di un segnale di un aumento dell’avversione al rischio dei mercati a fronte di un indice S&P che sembra aver perso attrattività. Nel medesimo periodo infatti l’S&P 500 ha ceduto l’1,5%. E allo stesso tempo i prezzi dei Treasuries decennali sono balzati in alto con il rendimento che è sceso all’1,6246%. Con sette settimane alla fine dell’anno i fondi obbligazionari sono ben posizionati per fare il record annuale di flussi in entrata.

C’è chi si chiede se ci sia già una bolla, ma in molti si attendono che la corsa continui dal momento che una larga parte del mondo sviluppato affronta un periodo esteso di bassa crescita, bassa inflazione, compagnie prudenti. Tutti fattori che favoriscono il settore obbligazionario.
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