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Borse mondiali: come cavalcare quella vincente

30 Ottobre 2012 08:00
financialounge -  diversificazione gestione attiva indice mercati azionari Piazza Affari Wall Street
Non soltanto Piazza Affari, l’Europa e Wall Street ma anche tutti i listini azionari internazionali, da quelli asiatici a Toronto, da Sidney alle Borse sudamericane, dalle piazze finanziarie dell’Europa Orientale a quelle africane, dagli stock Exchange del Centro America fino a quelli del Medioriente e del Centro America. È in questa ampia gamma di opportunità che si confrontano i gestori di fondi azionari globali internazionali, i prodotti del risparmio gestito che consentono di diversificare al massimo l’esposizione azionaria a livello mondiale.

E, quando si parla di fondi azionari globali internazionali si fa spesso riferimento all’MSCI World index, il paniere più utilizzato per confrontare le performance dei fondi di questa categoria. Un termometro che ci permette di verificare, in modo istantaneo, la tendenza globale delle Borse di tutto il mondo. Da inizio anno al 12 ottobre scorso, per esempio, l’MSCI World index convertito in euro ha guadagnato il 10,56% mentre nell’intero 2011 aveva accumulato una perdita del 5,23% e nell’anno precedente un guadagno del 18,03%.

I gestori di fondi però si distinguono in virtù della loro gestione attiva e cioè nella capacità di assumere posizioni in portafoglio diverse rispetto al benchmark con l’obiettivo di registrare performance superiori all’MSCI World index. Per esempio lo scorso anno avrebbero potuto optare per una soluzione che prevedesse una riduzione del 25% del peso delle Borse della zona euro a favore di Wall Street: una mossa che avrebbe permesso praticamente di azzerare le perdite contro il -5,23% dell’MSCI World index. L’anno precedente, invece, avrebbero potuto sovrappesare del 25% i listini azionari asiatici a discapito delle Borse dell’area euro: così facendo la performance del portafoglio sarebbe migliorata di oltre sei punti percentuali rispetto all’MSCI World index: e cioè il 24,35% contro il 18,03% del paniere internazionale.
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