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L'industria del Risparmio - 1 ottobre 2012

2 Ottobre 2012 14:00
financialounge -  Affari&Finanza benchmark gestione attiva gestione passiva gestore stile di gestione
Anche all’interno di una medesima categoria di fondi comuni e comparti di sicav (ad esempio azionari europa piuttosto che obbligazionari corporate bond euro) i gestori non sono affatto uguali ma, al contrario, evidenziano molte diversita`.

Oltre alle differenze di natura amministrativa (soglia minima d’accesso e costi di entrata, uscita e gestione) e a quelle relative alla specializzazione (in base al benchmark, alla tipologia di titoli ecc.) la differenza piu` rilevante e` quella che attiene al loro personale approccio alla gestione del portafoglio. Si tratta, come viene definita a livello tecnico, dello stile di gestione.

In pratica, ogni gestore, oppure team di gestione nel caso delle case d’investimento piu` importanti, nel costruire, movimentare e gestire il portafoglio titoli del comparto adotta un approccio ben preciso che lo caratterizza dagli altri operatori del mercato sebbene possano poi essere classificati in base alle loro scelte principali. Innanzitutto ci sono i gestori cosiddetti passivi e quelli attivi.

Nei primi rientrano i money manager che si pongono come obiettivo prioritario quello di replicare un preciso indice di mercato: se, per esempio, il benchmark del fondo fosse l’indice S&P500 di Wall Street, il loro obiettivo sarebbe quello di riflettere l’andamento preciso del paniere dei 500 titoli piu` importanti del listino azionario Usa. I gestori attivi, al contrario, sono quelli che effettuano scelte di portafoglio che hanno come obiettivo quello di aggiungere performance rispetto al mercato di riferimento.

Tornando all’esempio precedente, a parita` di benchmark (S&P500), il gestore attivo movimenterebbe il proprio portafoglio al fine di aggiungere performance rispetto a quella del benchmark aumentando e diminuendo il peso dei settori piuttosto che agendo sui singoli titoli. Sempre in tema di gestori attivi vanno distinti quelli che propendono per il cosiddetto stile growth (titoli ad alta crescita e, spesso, senza distribuzione dei dividendi) e quelli che preferiscono lo stile value (azioni di societa` solide e, di solito, ad alto dividendo).
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