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Se l’obbligazionario è globale la stabilità aumenta

26 Settembre 2012 06:00
financialounge -  diversificazione euro Fondi obbligazionari gestore mercati valutari orizzonte temporale
Una vecchia cara regola in finanza è quella di evitare di mettere tutte le uova (risparmi) in un solo paniere (strumento). Tradotto in pratica, significa che per evitare rischi eccessivi è meglio diversificare in azioni, bond, strumenti monetari e strumenti alternativi. Ma con la crisi dell’eurozona questo principio non basta o, quantomeno, va aggiornato.

È ormai indispensabile una diversificazione anche a livello di aree geografiche. In particolare nel reddito fisso, gli investitori dovrebbero accuratamente evitare di investire soltanto in titoli governativi, obbligazioni societarie e strumenti monetari espressi nella moneta unica europea. Soprattutto in questo momento, nel quale, l’area euro è l’epicentro della crisi internazionali. Per queste ragioni gli esperti internazionali suggeriscono, soprattutto alle famiglie italiane che tradizionalmente sono investite in modo rilevante in titoli di stato e in bond bancari italiani ed europei, di ampliare il loro orizzonte di investimento includendo anche altre tipologie di titoli espressi in valute al di fuori della divisa europea.

È cioè indispensabile destinare una quota del giardinetto a reddito fisso a titoli governativi, corporate bond, obbligazioni ad alto rendimento, titoli legati all’inflazione (infltion linked bond) denominati non soltanto in dollari Usa e in sterline inglesi, ma anche in quelle valute che possono nel medio lungo termine apprezzarsi rispetto all’euro come, per esempio, il dollaro canadese, il dollaro australiano, le corone norvegesi, le corone svedesi, il renminbi cinese e, più in generale, le valute asiatiche e dei Paesi emergenti più dinamici.

In questo modo è possibile stabilizzare il portafoglio obbligazionario e renderlo meno dipendente dalle fluttuazioni dei mercati finanziari. Un compito tuttavia non semplice per il singolo risparmiatore: molto meglio affidarsi a gestori di fondi specializzati, abituati ogni giorno a investire in tutte le piazze finanziarie internazionali. Specialisti che hanno l’obiettivo di ricercare un buon punto di equilibrio tra buone performance nel tempo e un profilo di rischio non eccessivo.
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