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Dividendi sempre più determinanti per la performance azionaria

12 Settembre 2012 00:00
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Per tutti gli anni ’80 e ‘90, l’investimento in Borsa non è mai stato stimolato dai dividendi azionari quanto piuttosto dalla possibilità di apprezzamento dei titoli e, di conseguenza, degli indici del listino. In altre parole, l’investitore si rivolgeva all’investimento azionario diretto (con il fai da te) o indiretto (tramite fondi e comparti di sicav azionari) puntando quasi esclusivamente alla rivalutazione del prezzo del titolo o del fondo acquistato.

Proviamo a fare un esempio pratico.
Tra il 1 gennaio 1986 e il 31 dicembre 1996 l’indice Dow Jones industrial di Wall Street è cresciuto del 232,77%, pari all’12,78% annuo composto: nello stesso arco di tempo, il rendimento medio dei dividendi azionari delle società contenute nell’indice si è attestato al 2,48%. Il rendimento complessivo dell’investimento è quindi risultato essere pari al 15,57% e i dividendi azionari hanno influito per il 15,9% circa (cioè il 2,48% rispetto al 15,57% complessivo).

Negli ultimi 10 anni, invece, i dividendi delle società Usa dell’indice Dow Jones industrial sono saliti in media al 2,7% all’anno mentre il rendimento medio dell’indice non è andato oltre il 3,97% annuo composto: la performance complessiva si è attestata a quota 6,78%. Rispetto a quest’ultima, l’incidenza dei dividendi è arrivata a sfiorare il 40%, cioè una percentuale più che raddoppiata rispetto a quella del decennio 1986-1995. Questa tendenza è sempre più consolidata e i gestori di portafogli, sia patrimoniali che di fondi e sicav, ne tengono conto con crescente interesse. Infatti, nella selezione dei titoli da inserire in portafoglio, guardano con grande attenzione ai titoli capaci di liquidare dividendi generosi e, soprattutto, sostenibili nel tempo: cioè alle società che sono in grado di pagare non soltanto quest’anno, ma anche nei successivi le cedole promesse e, magari,anche di incrementarle anno per anno. In parallelo a questa tendenza, si è affiancata quella di offrire, agli investitori, fondi e sicav azionari che distribuiscono un dividendo: una opzione ben gradita ai risparmiatori che, in questo modo, possono beneficiare di cedole periodiche mentre la stragrande maggioranza del capitale continua ad essere impiegato in Borsa come investimento di lungo periodo.
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