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Le valutazioni dell’Emerging EMEA sono attraenti

10 Agosto 2012 20:00
financialounge -  Africa EMEA Europa Fidelity International Liudmila Gavrilova medio oriente Nick Price
Nell’articolo “Quella marcia in più degli emergenti EMEA” pubblicato il 7 agosto scorso su FinanciaLounge si sottolineava come i mercati Emerging EMEA avessero fatto meglio negli ultimi due e tre anni della media generale dei Paesi emergenti.

A questo proposito si segnala il comparto FF Emerging Europe, Middle East e Africa Fund (FF EMEA Fund) di Fidelity Worldwide Investment che, dal suo lancio, avvenuto nel giugno 2007, si è confermato costantemente primo contro i competitors, con un rendimento cumulativo (dal lancio) del 23,9%, e una sovraperformance sull'indice di riferimento nello stesso periodo.

Nick Price, Gestore FF Emerging Europe, Middle East and Africa Fund, ha spiegato a FinanciaLounge quali siano i segreti del successo del fondo presentando poi i punti di forza della regione EMEA.

“Dal giugno 2007, cioè dal lancio del comparto, il nostro approccio di investimento non è mai cambiato in quanto puntiamo sempre a ricercare società di alta qualità e ben gestite in grado di evidenziare una sostenibile crescita degli utili. Al tempo stesso, però, evitiamo accuratamente di assumere rischi eccessivi. Il driver delle nostre scelte di portafoglio si basa sulle valutazioni: verifichiamo cioè costantemente che le buone prospettive di crescita di una società non siano già riflesse nelle quotazioni. Questi criteri ci guidano nelle attività decidendo se acquistare, evitare o vendere un determinato titolo. In ogni caso, riteniamo di disporre di risorse eccellenti: l'ampia rete di ricerca globale Fidelity, con sei analisti regionali EMEA dedicati e un'assistente gestore, Liudmila Gavrilova, specializzata in particolare su Russia e Europa Orientale” dichiara Nick Price che poi aggiunge quali siano i punti di forza della Regione EMEA:

“Le dimensioni e l'intrinseca diversità rappresentano elementi di indubbio interesse di questa regione. Il vantaggio di un universo così vasto è che vi sono innumerevoli possibilità di scelta e, in parallelo, una maggiore flessibilità nell’allocazione. Il fondo adotta un approccio di tipo bottom-up, è cioè prevalentemente orientato a una selezione dei singoli titoli con le migliori prospettive di apprezzamento. Tuttavia il team di gestione non prescinde dal grande valore che può essere acquisito facendo leva su un'approfondita conoscenza dei principali fattori economici e del posizionamento dei diversi paesi”.

Per essere pratici, uno dei motivi per i quali Nick Price ha svolto un ottimo lavoro nell'affrontare la crisi finanziaria globale è riconducibile alla limitata esposizione del fondo a paesi che presentassero problemi legati al settore bancario e al debito sovrano. La regione EMEA è inoltre abbastanza ampia da consentire di evitare le società e i paesi che hanno legami commerciali particolarmente orientati verso l'Europa.

“Se è vero che evitare le aree problematiche è stato un fattore importante, lo è altrettanto riuscire a sfruttare la vastità della regione EMEA per ottenere un'esposizione elevata alle regioni e alle specifiche società che registrano le performance migliori e che sono poco correlate ai mercati occidentali” afferma Nick Price che conclude evidenziando l’aspetto forse più rilevante: le valutazioni della regione emerging EMEA sono interessanti rispetto all'America Latina e ai mercati emergenti asiatici.
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