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Perchè investire nelle energie pulite

27 Luglio 2012 00:00
financialounge -  cina energia rinnovabile indice italia megatrend settore energetico sostenibilità tematico USA
La Cina si conferma la prima meta, seguita dagli Usa mentre l’Italia si posiziona in quinta posizione. È quanto emerge dal report redatto dagli esperti di Ernst & Young "Renewable Energy Country Attractiveness Index" dedicata agli investimenti in energie rinnovabili e che indica i Paesi nei quali conviene di più investire nelle rinnovabili: Cina, Stai Uniti, Germania, India e Italia nell’ordine.

L’ultima edizione dell'indagine trimestrale ha registrato gli impatti derivanti dalla crisi finanziaria, dalle riforme dei sistemi incentivanti, dai cambi nelle strategie energetiche dovuti all'abbandono di programmi nucleari. Un insieme di eventi e di decisioni che, negli ultimi mesi del 2011, hanno prodotto molti movimenti per la green economy mondiale.

Resta il fatto che, tra le righe del rapporto degli esperti di Ernst & Young, la decisione di molti paesi europei di abbandonare l’energia nucleare o di sospendere i progetti che prevedevano la costruzione di nuove centrali avrà senza dubbio un effetto positivo sulle società attive nel campo delle energie rinnovabili, anche se negli ultimi 12 mesi e dall’inizio dell’anno ad oggi questo settore non ha particolarmente brillato in Borsa.

Da inizio anno, per esempio, l’Indice S&P global clean Energy che include le 30 società attive, in giro per il mondo, nei settori di produzione di energia pulita, nella tecnologia per le rinnovabili e le apparecchiature e i sistemi per migliorare l’efficienza energetica, ha lasciato sul terreno il 17,9% contro il +2,2% dell’MSCI World delle Borse mondiali: negli ultimi 12 mesi, invece, la perdita è stata addirittura del 54,5% (contro il -5,9% dell’MSCI World).

Tuttavia, proprio questa forte correzione ha riportato le valutazioni dell’indice su livelli molto convenienti. A metà giugno, l’Indice S&P global clean Energy mostrava un rapporto prezzo / utili (p/e) pari a 16,8 contro il 39,1 relativo alla media degli ultimi 5 anni. E questo mentre gli investimenti in energie rinnovabili continuano a registrare tassi di crescita notevoli: basti pensare che gli investimenti in energia eolica è passato dagli 1,2 miliardi di dollari del 2000 ai 90 miliardi del 2010, quello nell’energia solare da 0,8 miliardi (sempre nel 2000) ai 79 miliardi del 2010 e quello nelle biomasse da 2 miliardi (nel 2000) ai 16 miliardi (nel 2010).
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