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Un portafoglio bilanciato utile per tutte le stagioni

26 Luglio 2012 00:00
financialounge -  asset allocation euro Fondi bilanciati gestione attiva livello di rischio orizzonte temporale portafoglio
Se un investitore avesse investito a fine maggio 2009 metà patrimonio in azioni area euro e l’altra metà in titoli di Stato della zona euro si sarebbe ritrovato, tre anni dopo, un portafoglio rivalutato del 2,82%, neanche sufficiente a coprire l’inflazione del periodo (pari a circa l’8%).

Per registrare un rendimento più sostanzioso senza tuttavia stravolgere il profilo di rischio del giardinetto di investimento, avrebbe dovuto impiegare un 30% in corporate bond euro, un 50% in titoli governativi dell’eurozona e non più del 20% in azioni euro: un portafoglio così assortito avrebbe infatti messo a segno un guadagno del 10,83%.

Una gestione un po’ più articolata, avrebbe potuto progettare un portafoglio composto al 20% in azioni euro, al 40% in corporate bond euro, un 20% in titoli di Stato euro con scadenza superiore a 10 anni, un 10% in titoli governativi dell’eurozona con scadenza massima 12 mesi e il restante 10% in titoli di stato euro con scadenza trimestrale: una soluzione di questo genere, avrebbe consentito di fissare il guadagno triennale a quota 12,81%, cioè due punti percentuali più del giardinetto precedente e quasi il 5% in più del costo della vita.

Sono soltanto alcuni esempi di come la gestione attiva applicata a un portafoglio bilanciato euro a indirizzo prudente, cioè con una esposizione in Borsa compresa di norma tra il 15% e il 30%, sia in grado di generare buone performance anche durante periodi in cui i mercati sono estremamente volatili e, soprattutto, privi di solide fonti di guadagno. Mercati, anzi, nei quali gli indici di Borsa hanno una tendenza negativa piuttosto persistente e persino i titoli di Stato sono fonte di preoccupazione.

Una buona gestione attiva, inoltre, è in grado di modificare l’asset allocation strategica (che è quella che imposta il portafoglio nel medio lungo periodo) con alcune scelte tattiche capaci o di ridurre i rischi (per esempio diminuendo l’esposizione in Borsa durante una discesa dei listini) oppure di cogliere qualche opportunità (comperando, per esempio, titoli il cui prezzo è sceso notevolmente magari soltanto per ragioni emotive e non fondamentali).
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