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La selezione vincente nelle Borse dell’eurozona

18 Luglio 2012 08:00
financialounge -  commodities Eurozona gestore mercati azionari performance
Un sovrappeso a Francoforte, Amsterdam e Bruxelles e un sottopeso a Parigi, Milano, Madrid e Vienna. Un’esposizione maggiore sui settori dei beni di consumo di prima necessità, dell’healthcare, degli industriali, e dei materiali di base. Un peso in portafoglio minore, al contrario, per i settori utilities, telco, bancario e assicurativo.

Sarebbero state queste le scelte vincenti da prendere negli ultimi tre anni per un portafoglio azionario area euro che, in base all’indice MSCI EMU avrebbe perso in media il 3,84%. Peccato che le conosciamo solo adesso e cioè a giochi ormai fatti. Per questo, come sempre accade, azzeccare tutte le scelte non è riuscito probabilmente a nessun investitore e nemmeno a nessuno dei gestori di fondi azionari area euro.

Tuttavia, grazie alla capacità di saper selezionare le Borse, i settori e i titoli, i 204 gestori dei comparti azionari dell’eurozona sono stati comunque in grado di registrare una performance media triennale positiva dell’8,31%. Ma c’è di più. Concentrando l’attenzione sui migliori gestori degli ultimi 36 mesi, ovvero quelli del primo quartile che si sono cioè piazzati tra la prima e la 51esima posizione, il rendimento medio si attesta addirittura a quota 29,7% con punte, per i primi 5 fondi in assoluto, compresi tra il +56% e il +64%.

Performance, da quelle medie a quelle massime, che fanno capire quanto possa essere davvero determinante la capacità di selezione dei gestori. Sia quelli di tipo macro e sia i money manager specializzati sulle singole imprese. I primi, infatti, partendo da rigorose analisi interne di tipo macroeconomico, riescono a individuare le Borse e, soprattutto, i settori sui quali concentrare maggiormente gli investimenti e quelli, al contrario, sui quali alleggerire le posizioni.

I secondi, definiti in gergo tecnico stock picker (cioè selezionatori di titoli), si caratterizzano invece come ricercatori di aziende, possibilmente sottovalutate dal mercato o trascurate dagli investitori, con forti potenzialità di crescita nel medio lungo termine.
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