Europa
La gestione attiva vincente anche nel Vecchio continente
10 Luglio 2012 08:00

n siano tempi facili per chi investe in Borsa è abbastanza scontato. Ma forse non tutti sanno che, anche in una fase così difficile dei mercati finanziari, è possibile ottenere buoni rendimenti aggiuntivi con piccole mosse di portafoglio.
Strategie, tuttavia, che soltanto i grandi gestori di portafoglio sono in grado di adottare grazie alla loro gestione attiva. Ne è un esempio concreto la categoria dei fondi azionari Europa, i comparti d’investimento del risparmio gestito specializzati sui listini azionari del Vecchio continente.
Negli ultimi tre anni, da metà giugno 2009 a metà giugno 2012, un fondo a gestione passiva capace di replicare l’indice medio di mercato (per esempio l’MSCI Europe) avrebbe registrato un guadagno del 14,74%. Un gestore azionario Europa attivo invece avrebbe potuto incrementare di un ulteriore 5% la performance.
Come? Semplicemente aumentando l’esposizione di portafoglio sulla Borsa di Londra (indice MSCI Uk: +31,71% nel triennio) di un 5% sottraendo la stessa percentuale a Madrid (indice MSCI Spagna: -31,12%), e incrementando di un 5% la quota di portafoglio in azioni elvetiche (indice MSCI Svizzera: +36,74%) a discapito di quelle francesi (indice MSCI Francia: -1,14%).
Se poi il team di gestione del fondo azionario Europa avesse avuto anche l’intuito di aumentare del 5% l’esposizione sia nella Borsa svedese che in quella norvegese, togliendo le stesse percentuali alle Borse finlandesi e austriaca, l’extra rendimento avrebbe potuto essere addirittura del +12%.
Stesso discorso per i settori e per i singoli titoli: basti pensare, solo per fare qualche esempio, che nel triennio il settore healthcare ha messo a segno un rialzo del 41,5%, quello dei beni di consumo di prima necessità del 60,4% e quello degli industriali del 27,2% mentre le utilities hanno perso il 19,4%, le banche il 28,1% e la grande distribuzione alimentare il 10,8%.
Come dire, per concludere, che una buona gestione attiva può portare buoni frutti nel medio periodo anche quando le Borse non hanno il toro che le tira.
Strategie, tuttavia, che soltanto i grandi gestori di portafoglio sono in grado di adottare grazie alla loro gestione attiva. Ne è un esempio concreto la categoria dei fondi azionari Europa, i comparti d’investimento del risparmio gestito specializzati sui listini azionari del Vecchio continente.
Negli ultimi tre anni, da metà giugno 2009 a metà giugno 2012, un fondo a gestione passiva capace di replicare l’indice medio di mercato (per esempio l’MSCI Europe) avrebbe registrato un guadagno del 14,74%. Un gestore azionario Europa attivo invece avrebbe potuto incrementare di un ulteriore 5% la performance.
Come? Semplicemente aumentando l’esposizione di portafoglio sulla Borsa di Londra (indice MSCI Uk: +31,71% nel triennio) di un 5% sottraendo la stessa percentuale a Madrid (indice MSCI Spagna: -31,12%), e incrementando di un 5% la quota di portafoglio in azioni elvetiche (indice MSCI Svizzera: +36,74%) a discapito di quelle francesi (indice MSCI Francia: -1,14%).
Se poi il team di gestione del fondo azionario Europa avesse avuto anche l’intuito di aumentare del 5% l’esposizione sia nella Borsa svedese che in quella norvegese, togliendo le stesse percentuali alle Borse finlandesi e austriaca, l’extra rendimento avrebbe potuto essere addirittura del +12%.
Stesso discorso per i settori e per i singoli titoli: basti pensare, solo per fare qualche esempio, che nel triennio il settore healthcare ha messo a segno un rialzo del 41,5%, quello dei beni di consumo di prima necessità del 60,4% e quello degli industriali del 27,2% mentre le utilities hanno perso il 19,4%, le banche il 28,1% e la grande distribuzione alimentare il 10,8%.
Come dire, per concludere, che una buona gestione attiva può portare buoni frutti nel medio periodo anche quando le Borse non hanno il toro che le tira.
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