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Obbligazioni, momento favorevole solo per high yield e debito emergente

La BCE prima o poi dovrà modificare la politica monetaria e alzare i tassi, probabilmente prima di quanto i mercati si attendano: ecco gli impatti sulle obbligazioni.

2 Febbraio 2018 10:21
financialounge -  debito emergente High Yield J.P. Morgan Asset Management mercati emergenti mercati obbligazionari obbligazioni

Il quadro tecnico delle obbligazioni governative dell’area Euro è attualmente eterogeneo. Basti pensare alle differenze di rating e di rendimento tra paesi come la Germania e l’Olanda e altri come la Spagna e l’Italia. Tuttavia, l’offerta relativamente abbondante di questo mese è stata ben assorbita dal mercato, come dimostra l’ingente domanda (oltre 43 miliardi di euro) sui titoli decennali spagnoli emessi per un ammontare di 10 miliardi di euro.

D’altro canto, il programma di acquisti di obbligazioni della BCE, uno dei principali fattori tecnici a sostegno dei titoli di Stato dell’Eurozona, è in via di esaurimento. A partire da questo mese gli acquisti mensili complessivi verranno infatti dimezzati da 60 a 30 miliardi di euro, e sinora a farne le spese sono state principalmente le obbligazioni governative anziché quelle societarie o i covered bond.

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“Prevediamo che nel 2018 le condizioni di mercato si manterranno positive grazie alla crescita robusta e all’inflazione contenuta” fa sapere, nel Bond Bulletin Settimanale del 29 gennaio, il team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan Asset Management. “Tuttavia – aggiungono gli stessi esperti - le banche centrali globali stanno gradualmente abbandonando le politiche espansive e non riteniamo che la BCE farà eccezione”.

Secondo il team, infatti, Draghi prima o poi dovrà modificare il suo orientamento di politica monetaria e alzare i tassi, probabilmente prima di quanto i mercati si attendano. Il team non giudica particolarmente interessanti, in questo contesto, le obbligazioni a basso rendimento dei governi dell’Eurozona a causa della scarsa protezione offerta contro gli aumenti dei tassi d’interesse.

“Continuiamo pertanto a preferire gli strumenti con rendimenti più elevati, come ad esempio le obbligazioni societarie high yield statunitensi ed europee e i titoli di Stato dei mercati emergenti, in virtù della maggiore protezione contro i rialzi dei tassi e della minore sensibilità all’aumento dei rendimenti governativi” specifica il team.
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