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Zuckerberg ingaggia il sondaggista della Clinton. Nel mirino c’è la Casa Bianca?

Il tour nell’America profonda, uno staff sempre più “politico”: secondo molti osservatori il numero uno di Facebook si prepara a sfidare Trump nel 2020.

3 Agosto 2017 12:06
financialounge -  donald Trump Elon Musk facebook Jeff Bezos Mark Zuckerberg presidenziali USA USA

Se non ci fossero le smentite di rito, guardando lo staff di cui Mark Zuckerberg si sta circondando la conclusione sarebbe quasi immediata: vuole candidarsi alle presidenziali del 2020. L’ultimo acquisto è Joel Benenson, ingaggiato per la fondazione Chan-Zuckerberg, che vanta un passato da sondaggista di Hillary Clinton e consigliere di Barack Obama. Un “colpo” che rappresenta solamente l’ultimo di una serie di indizi che “Politico” ha messo in fila. A cominciare dall’arrivo, sempre nella fondazione, dell’ex responsabile della campagna di Obama nel 2008, David Plouffe. Inoltre, la coppia che ha promesso di donare il 99% delle proprie azioni di Facebook in beneficienza, ha ingaggiato anche Amy Dudley, consulente di un senatore democratico, e Ken Mehlman, nello staff della campagna 2004 di George W. Bush.

La società di Benenson si occuperà di condurre ricerche nei vari settori in cui la fondazione Chan-Zuckerberg opera: scienza, educazione, riforma della giustizia e altro. L’ex consigliere di Obama non ha risposto alle speculazioni sulle eventuali ambizioni politiche del suo nuovo committente, mentre un portavoce dell’organizzazione che fa capo al fondatore di Facebook e a sua moglie, Priscilla Chan, ha preferito focalizzarsi sulle attività dell’organizzazione stessa.

Tuttavia negli USA la possibilità di vedere un big della “net economy” alla Casa Bianca è considerata tutt’altro che remota. E proprio Mark Zuckerberg, che nei mesi scorsi ha cominciato un tour “nell’America profonda” dal sapore vagamente elettorale, è considerato un possibile rivale di Trump. Un rivale più plausibile anche di Jeff Bezos, numero uno di Amazon che con il suo "Washington Post" non risparmia critiche al presidente Trump. Anche se qualcuno non esclude una candidatura di Elon Musk, il visionario CEO di Tesla, che a giugno ha approfittato dell’uscita dal patto sul clima da parte degli USA per abbandonare il ruolo di consigliere di Trump.

“Non sono interessato a candidarmi per cariche pubbliche” ha scritto lo scorso maggio, ovviamente su Facebook, Mark Zuckerberg. Ma osservando le sue mosse, inclusa la composizione dello staff della sua organizzazione, il post di cui sopra potrebbe presto essere annoverato tra le "bufale" che Facebook sta combattendo. Oppure, per dirla alla Trump, si tratterebbe di una "fake news"...
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