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L’alta decorrelazione con l’area euro dei fondi obbligazionari in renminbi

di FinanciaLounge 21 Agosto 2012 00:00
financialounge -  cina Fondi obbligazionari indice livello di rischio mercati valutari portafoglio Renminbi
Per la maggior parte degli investitori resta un mercato inaccessibile. Eppure le emissioni obbligazionari in renminbi cinese, sia quelle statali che quelle societarie, possono essere un’ottima fonte di diversificazione del rischio e di de correlazione con i mercati a reddito fisso europei.

Proviamo a sovrapporre gli andamenti dei fondi obbligazionari in renminbi cinesi e l’indice generale dei fondi obbligazionari negli ultimi 12 mesi, dal 30 giugno 2011 al 30 giugno 2012: si nota che il primo ha guadagnato il 2,2% mentre il secondo si è apprezzato del 2,7%. Tuttavia se si osserva nel dettaglio cosa è successo si nota che il posizionamento nel fondo in renminbi cinese è stato senza dubbio meno rischioso e decorrelato. Nei primi 45 giorni, dall’1 giugno 2011 al 15 luglio, si può verificare un sostanziale andamento parallelo con il fondo in renminbi cinesi che ha guadagnato l’1% e l’indice generale dei fondi che ha oscillato intorno alla parità. Ma da metà agosto 2011 a fine novembre 2011, cioè durante la fase più acuta della crisi dell’eurozona dello scorso anno, l’indice generale dei fondi obbligazionari è arrivato a perdere fino al 4% mentre i fondi obbligazionari in renminbi, con variazioni molto meno accentuate, hanno guadagnato fino al 2%.

Da quel punto si assiste a un forte recupero dell’indice generale dei fondi obbligazionari che raggiunge il fondo in Renminbi in marzo 2012 per poi proseguire praticamente a braccetto fino a fine giugno 2012.

Tutto questo per confermare che l’investimento in fondi obbligazionari in valuta cinese deve essere visto tanto come fonte di rendimento assoluto (attualmente i titoli di stato cinese a due anni rendono il 2,27% e quelli a 10 il 3,30%) quanto come fonte di stabilizzazione del portafoglio. Inoltre, essendo denominati nella divisa di Pechino, è assai probabile, vista la forza economica della Cina, che nel medio lungo termine possano rivalutarsi rispetto alle altre valute, euro compreso.
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