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I sussurri cinesi non bastano più a garantire un rimbalzo globale

Columbia Threadneedle ritiene che gli stimoli che arrivano da Pechino non rappresentino più quella boccata d’ossigeno per il resto del mondo che erano in passato e consiglia di ridurre i budget di rischio

di Redazione 13 Maggio 2019 14:24

Da inizio anno i flussi di cassa diretti sull’azionario globale si sono ridotti per ciascun macro segmento o regione, ma i rendimenti delle Borse sono cresciuti e sembrano non curarsene. Cosa sta accadendo? Maya Bhandari, gestore di portafoglio, Multi-asset di Columbia Threadneedle Investments, spiega che sebbene le aspettative di utili societari siano inferiori rispetto a un anno fa, lo sono anche i tassi a cui gli utili futuri vengono attualizzati. Tra gennaio e settembre del 2018 i tassi hanno registrato un andamento laterale alquanto mosso, con un rialzo a febbraio, mentre le aspettative sugli utili hanno continuato a evidenziare un'evoluzione positiva. Poi da ottobre i flussi di cassa hanno registrato solo un lieve ribasso, mentre i tassi si sono impennati fino a dicembre di quasi 200 pb. Nell'anno in corso, invece, a fronte di un indebolimento più marcato dei flussi di cassa sulle azioni, i tassi sono scesi in misura molto maggiore e i mercati hanno messo a segno un vigoroso rally.

DALLA CINA FATTORI INCORAGGIANTI PER L’ECONOMIA GLOBALE


L’esperta non crede all’allentamento delle banche centrali, o almeno a un atteggiamento relativamente accomodante, su cui scommettono i mercati, mentre prevede che la crescita economica mondiale rallenterà a un livello appena inferiore al consenso, trainata dagli USA. Secondo Columbia Threadneedle i tassi di attualizzazione saranno più elevati di quelli scontati dai mercati, anche se non molto, o almeno non tanto da causare uno shock negativo. I dati economici globali si sono stabilizzati e le revisioni delle stime sugli utili a livello mondiale sono appena divenute positive per la prima volta dall'autunno scorso, per Bhandari “fattori incoraggianti” accompagnati dall'allentamento operato dalle autorità cinesi, che si sta trasmettendo positivamente ad altre economie e agli utili aziendali. L’esperta nota che la Cina rappresenta un quinto del PIL mondiale, oltre un terzo della crescita economica mondiale e la metà o più della domanda totale per alcuni mercati di commodity, pertanto anche un “semplice sussurro” di stimolo cinese è spesso sufficiente.

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LA DECISIONE DI RIDIMENSIONARE I BUDGET DI RISCHIO


Ma, avverte l’esperta, l’esito potrebbe risultare molto meno favorevole per altre economie mondiali, perché la Cina alterna continuamente due obiettivi incompatibili, da un lato la crescita e dall’altro la riduzione della leva del debito, creando cicli più brevi e più volatili. Un altro motivo di cautela è che ha scelto di puntare sui consumi anziché sugli investimenti fortemente finanziati a debito, il che altera il meccanismo di trasmissione dalla Cina ad altri paesi. Questo non vuol dire per nulla che non vi saranno effetti benefici dagli stimoli cinesi, ma piuttosto che potrebbero non essere la "boccata d'ossigeno" che erano in passato. Di qui la decisione di Columbia Threadneedle di ridimensionare i budget di rischio complessivi nella sua gamma di fondi dinamici, con portafogli con rischio di duration contenuto che utilizzano asset assimilabili alla liquidità e credito a bassa duration per stabilizzare posizioni più volatili come le azioni dell'Asia emergente, giapponesi ed europee.
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