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Columbia Threadneedle Investments

Perché c'è bisogno di far emergere il talento dei gestori donna

Uno studio del 2016 ha rivelato che solo il 7% dei fondi a livello mondiale è gestito da donne: l’industria del settore sta rinunciando a talenti e risorse preziose.

9 Marzo 2017 10:05
financialounge -  Columbia Threadneedle Investments donne Mark Burgess

Ieri, mercoledì 8 marzo, si è festeggiata la Giornata internazionale delle donne e il tema di quest'anno è stato "Osare per cambiare". È stata l’occasione per discutere di cosa si possa e si debba fare per garantire alle donne pari opportunità.

Mark Burgess, Chief Investment Officer EMEA e Responsabile azionario globale di Columbia Threadneedle Investments, dal canto suo, ha sottolineato il grave ritardo che il mondo del lavoro ha ancora oggi nei riguardi delle opportunità offerte alle donne. Un ritardo che, nel mondo dell’asset management assume connotati ancora più gravi.

“Nonostante l'enfasi sulle iniziative volte a promuovere la diversità, il comparto dell'asset management è rimasto ostinatamente immune all'equilibrio di genere. Uno studio condotto da Citywire nel maggio 2016 ha rivelato che solo il 7% dei fondi d’investimento a livello mondiale, rappresentativi del 4% delle masse in gestione, è gestito da donne” puntualizza infatti Mark Burgess, secondo il quale il settore sta perdendo così l'opportunità di sfruttare un ampio bacino di talento e di risorse.

Anche perché, l'evidenza disponibile dimostra che le donne, in virtù delle caratteristiche del proprio cervello, potrebbero essere particolarmente ben dotate per svolgere il ruolo di gestore. Ad esempio, le donne sono meno inclini ad eccessi testosteronici di euforia e assunzione di rischi nelle fasi di rialzo dei mercati, e meno soggette ad avversione al rischio indotta da stress quando i mercati virano in negativo.

Alla luce di queste evidenze e mettendo in pratica misure specifiche per ovviare a tale squilibrio, Columbia Threadneedle Investments da anni va controcorrente: il 29% dei professionisti dell'investimento nella regione EMEA è costituito da donne, comprese quattro donne su 13 responsabili senior dei desk.

“Siamo stati il primo asset manager a divulgare i propri dati sulla diversità di genere nel 2015, e abbiamo fissato una serie di obiettivi per la presenza delle donne all'interno dell'azienda” sottolinea Mark Burgess che poi spiega: “Sosteniamo modalità di lavoro flessibili per offrire alle nostre dipendenti la possibilità di conciliare la carriera con la vita familiare: la priorità è quella di contrastare in modo efficafe gli abbandoni che si possono registrare presso il personale femminile una volta superati i livelli intermedi della dirigenza”.

Peraltro, il settore dell'asset management è più portato alla flessibilità lavorativa rispetto ad altri segmenti del settore finanziario, dal momento che l'interazione diretta fra colleghi risulta meno rilevante rispetto ad altri segmenti del settore finanziario. Inoltre, a differenza con professioni più vincolate al ritmo delle operazioni, l'attività di gestore non obbliga a trascorrere lunghe notti in ufficio mentre richiede un’attenta analisi e una approfondita ricerca per selezionare i titoli: attività che, grazie alla tecnologia moderna, possono essere svolte tranquillamente ovunque. Ma c’è di più. Dal momento che la professione è strettamente legata alla qualità delle performance, è tra le più meritocratiche: i migliori professionisti in questo campo possono essere facilmente identificati e premiati.

“È essenziale esaltare questi benefici agli occhi delle giovani donne che desiderano intraprendere una carriera nel settore dell'asset management e, al contempo, comunicare il cambiamento culturale in atto” conclude Mark Burgess.

** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge. Una parte di contenuti e dati gentilmente concessi da Columbia Threadneedle Investments

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