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Neuberger Berman in vista degli utili Usa esclude un significativo ribasso nei mercati azionari

Possibile una decelerazione nella crescita dei profitti delle azioni hi-tech e un miglioramento per il resto dell'indice S&P 500: si tratterebbe di un passaggio rilevante verso una maggiore diversificazione del mercato

di Leo Campagna 17 Aprile 2024 19:00
financialounge -  Joseph V. Amato mercati Neuberger Berman Wall Street

All'inizio dell'anno, gli investitori si aspettavano ben sei tagli dei tassi d'interesse nel 2024 da parte della Federal Reserve. Ora, invece, prevale uno scetticismo sulla possibilità che la banca centrale USA possa procedere anche solo con due tagli: basti pensare che la fiducia in un primo taglio dei tassi a luglio è ora drasticamente calata al 50%.

FOCUS SULLA CRESCITA ECONOMICA PIUTTOSTO CHE SULL’INFLAZIONE


“La normalizzazione delle prospettive economiche continua a spingere le decisioni di asset allocation degli investitori maggiormente sulla crescita economica piuttosto che sull'inflazione, causando un'inversione della correlazione positiva tra azioni e obbligazioni e una maggior dispersione delle performance nel mercato azionario”, fa sapere Joseph V. Amato, Presidente e Chief Investment Officer—Equities di Neuberger Berman.

POTENZIALE DI CRESCITA DEGLI UTILI SOTTOSTIMATO


Il manager continua a ritenere che le preoccupazioni relative a inflazione e tassi di interesse possano essere state sovrastimate, e che il potenziale di crescita degli utili non sia stato pienamente prezzato dai mercati. “E’ vero che l’inflazione mostra una certa resilienza ma non sorprende un aumento superiore alle previsioni nei servizi, al netto degli alloggi e degli affitti, mentre i beni di consumo di base hanno sorpreso al ribasso. Un altro dato interessante è stata la crescita dell'inflazione più contenuta per i prezzi alla produzione negli USA rispetto a quelli al consumo, suggerendo che l'indice preferito dalla Fed, ovvero l’Indice delle Spese per Consumi Personali, potrebbe mostrarsi più debole del previsto” sottolinea Amato.

RESILIENZA DELLE AZIENDE RAFFORZATA


Secondo cui è possibile riduzione dei tassi da parte della Fed entro la fine dell'anno. D’altra parte, se questo non accadesse, l’attuale carovita "persistente" contribuisce a una crescita nominale abbastanza elevata, che sta sostenendo gli utili e rafforzando la resilienza delle aziende nonostante l’attuale livello dei tassi.

PRIMO TRIMESTRE 2024: UTILI SU IN MEDIA DEL 4%


Intanto le prospettive sugli utili saranno messe alla prova dalla stagione dei profitti del primo trimestre appena iniziata. Incrociando le previsioni di un incremento medio del 30% degli utili per i settori della Tecnologia, del Commercio Digitale (Internet Retail) e dei Media & Internet, nel loro complesso, e una contrazione del 4% per il resto delle aziende che compongono l'indice S&P 500, ci si attende che gli utili complessivi dell'indice azionario statunitense mostrino un aumento modesto del 4% per questo trimestre.

UNA MAGGIORE DIVERSIFICAZIONE DEL MERCATO


Per il resto del 2024, gli analisti si attendono una decelerazione nella crescita degli utili delle azioni hi-tech e un miglioramento per il resto dell'indice S&P 500, segnalando come altri settori siano pronti a prendere il testimone, e delineando un passaggio rilevante verso una maggiore diversificazione del mercato.

IPOTESI DI UN RIMBALZO DELL’INFLAZIONE


Al contempo, le attuali tensioni geopolitiche e i conflitti in atto suggeriscono di evitare di eliminare del tutto l'ipotesi di un rimbalzo dell'inflazione. Inoltre, anche se si sta assistendo a un ridimensionamento delle nette divisioni tra determinati segmenti del mercato azionario, sembra che il divario tra chi detiene ampie risorse liquide e chi ha un’elevata leva finanziaria si stia allargando.

UN INCREMENTO NELLE MOROSITA’ SULLE CARTE DI CREDITO


“Notiamo un incremento nelle morosità sulle carte di credito, mentre l'indice di ottimismo delle piccole imprese del National Federation of Independent Business, che riflette il sentiment delle migliaia di imprese che costituiscono la spina dorsale dell’economia statunitense, ha raggiunto la scorsa settimana il punto più basso degli ultimi undici anni”, sottolinea il CIO Equities di Neuberger Berman.

NESSUN SIGNIFICATIVO RIBASSO NEI MERCATI AZIONARI ALL’ORIZZONTE


Più in generale, Amato ritiene che, una modesta discrepanza nei dati relativi all'inflazione core non modifica le prospettive di crescita economica: secondo il manager la probabilità che tutte queste dinamiche possano causare un prossimo significativo ribasso nei mercati azionari sta diventando sempre più remota.
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