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Hakan Kaya

Attacco Iran a Israele, Neuberger Berman esamina le pressioni sui prezzi delle materie prime

La concomitante escalation Iran-Israele e le sanzioni sui metalli russi segnalano un aumento del rischio geopolitico e suggeriscono di investire in materie prime come petrolio, alluminio, nichel, rame e oro

di Leo Campagna 16 Aprile 2024 08:00
financialounge -  Hakan Kaya materie prime Neuber Berman oro

l recente attacco diretto dell'Iran a Israele è senza precedenti e segna un cambiamento cruciale nella geopolitica globale, introducendo un'era di tensioni e incertezze crescenti. Questo nuovo e allarmante capitolo nell'intricato racconto del Medio Oriente espone ad un'ulteriore escalation o, anche se al memento meno probabile, di un'eventuale de-escalation, con percorsi differenti che comportano implicazioni significative per i mercati globali e per gli investitori

PER L’IRAN ‘QUESTIONE CONCLUSA’


“Sebbene le autorità iraniane abbiano dichiarato ‘conclusa’ la questione, non si possono affatto escludere ulteriori escalation. In tutti i casi, la situazione è fonte di elevata volatilità, in particolare alla luce delle potenziali sanzioni contro le esportazioni di petrolio iraniano, che potrebbero ulteriormente sconvolgere il panorama energetico globale” fa sapere Hakan Kaya, gestore del fondo Neuberger Berman Commodities.

LE PROSSIME MOSSE DI ISRAELE


I riflettori ora sono sulle prossime mosse di Israele che potrebbero comportare un'escalation di misure e restrizioni che attualmente non si riflettono nei prezzi di mercato. A cominciare dallo Stretto di Hormuz, cruciale per i flussi globali di petrolio. “E’ vero che una sua chiusura completa da parte dell'Iran sia improbabile a causa del controllo dell'Oman sulle rotte di navigazione, tuttavia rimane forte il rischio di attacchi alle infrastrutture petrolifere condotti da terzi: un contesto che rivela come sia vulnerabile la disponibilità di petrolio alle tensioni geopolitiche” spiega Kaya.

IL PREZZO DEL PETROLIO PROIETTATO OLTRE I 100 DOLLARI AL BARILE


Certo ammette il manager, i picchi prolungati de prezzi potrebbero essere attenuati dalla presenza di riserve petrolifere strategiche statunitensi, anche se a livelli ridotti, e la presunta disponibilità di capacità di riserva dell'Opec. Tuttavia, in caso di escalation è comunque ipotizzabile che il prezzo del petrolio possa rapidamente superare i 100 dollari, ponendo così notevoli sfide economiche.

SANZIONI AI METALLI PRODOTTI IN RUSSIA


In parallelo Stati Uniti e Regno Unito hanno imposto sanzioni ai metalli (alluminio, nichel e rame) prodotti dopo il 13 aprile 2024 in Russia dagli Stati Uniti e dal Regno Unito. L’obiettivo è limitare le esportazioni (e quindi gli introiti per Mosca) ma determinerà una effetto scarsità di questi metalli sui mercati occidentali, influenzando i prezzi spot con probabili rincari. “Le quotazioni sul London Metal Exchange (Lme), che ha classificato il metallo russo in base alle date di produzione e ha reso non consegnabile il metallo successivo alle sanzioni, evidenziano il rapido adattamento del mercato a questi cambiamenti geopolitici” sottolinea il manager di Neuberger Berman.

PETROLIO, ALLUMINIO, NICHEL, RAME E ORO


La concomitante escalation Iran-Israele e le sanzioni sui metalli russi segnalano un aumento del rischio geopolitico che richiede una diversificazione dal punto di vista geopolitico sulle materie prime sensibili. “Investire in materie prime come petrolio, alluminio, nichel, rame e oro diventa essenziale, non solo come strategia di copertura contro le pressioni inflazionistiche, ma anche come salvaguardia vitale contro le fragilità dell'offerta che potrebbero minare gli asset tradizionali come le azioni e le obbligazioni” puntualizza Kaya.

MATERIE PRIME SENSIBILI DAL PUNTO DI VISTA GEOPOLITICO


La posizione d'investimento di Neuberger Berman è decisamente sovrappesata su queste materie prime sensibili dal punto di vista geopolitico. “Vediamo i rischi geopolitici in forte aumento e siamo convinti della necessità di una ricalibrazione strategica verso le materie prime come strumento per navigare e mitigare i potenziali impatti sui mercati globali e sui portafogli di investimento” conclude il gestore del fondo Neuberger Berman Commodities.
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