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Le previsioni

La Bce starà ancora ferma ma forse preparerà il terreno per i tagli da giugno

Gli esperti di abrdn, Columbia Threadneedle e Moneyfarm raccomandano la massima attenzione alla possibile guidance e alla narrativa su inflazione ed economia che proporrà la presidente Lagarde

di Virgilio Chelli 10 Aprile 2024 12:06
financialounge -  abrdn BCE Columbia Threadneedle inflazione MoneyFarm tassi

Le previsioni delle case d’investimento convergono su una Bce che nella riunione di giovedì 11 aprile continuerà ad astenersi dal taglio dei tassi, ma secondo alcune la presidente Christine Lagarde dovrebbe preparare il terreno a un primo allentamento già a giugno, che sarà probabilmente seguito da altri in corso d’anno. Raccomandata la massima attenzione alla possibile guidance di politica monetaria contenuta sia nel comunicato che nella successiva conferenza stampa, e alla narrativa che verrà proposta in materia di inflazione e crescita economica.

ABRDN: TASSI FERMI MA DIVERSI TAGLI DA GIUGNO


Felix Feather, Economist di abrdn, ritiene molto probabile che, nonostante il calo dell'inflazione, la Bce manterrà i tassi invariati in quanto i policymaker di Francoforte temono che il recente calo dei tassi d'inflazione headline nasconda la persistenza dell'inflazione domestica sottostante, e sottolinea che gli analisti saranno dunque attenti a qualsiasi segnale di forward guidance. Secondo l’esperto di abrdn è ancora probabile che la Bce riduca i tassi a giugno, ma aggiunge che finora i decisori monetari europei non hanno preso alcun impegno in merito. In ogni caso a partire da giugno Feather si aspetta diversi tagli dei tassi.

COLUMBIA: PROBABILE CHE RESTI FERMA ANCORA


Alexander Batten, Fixed Income Portfolio Manager di Columbia Threadneedle Investments, ritiene che la riunione della Bce sarà “probabilmente tranquilla” e preparerà il terreno per quella di giugno, quando si è diffusa recentemente l'idea che il ciclo di tagli inizierà, avendo la banca centrale raccolto per allora informazioni sufficienti sui salari, con buone notizie tali da giustificare l'inizio dell’allentamento. Secondo Batten questo suggerisce un’alta probabilità che resti ferma anche a giugno, ma la presenza di dinamiche di crescita fiacca nell'Eurozona, a differenza di altre regioni, giustificherebbe tagli a ripetizione.

MONEYFARM: SAREBBE UN ERRORE ASPETTARE LA FED


Giorgio Broggi, Quantitative Analyst di Moneyfarm, sottolinea che l’economia europea continua a faticare ma anche che gli indici manifatturieri hanno battuto le previsioni, mentre l’inflazione è sempre più vicina al target della Bce. Broggi raccomanda di analizzare la narrativa di Lagarde: anche se è quasi certo che non ci saranno tagli, potrebbe infatti suffragare i timori che la Bce ignori i segnali positivi sull’inflazione e preferisca aspettare che sia la Fed a tagliare per prima. Secondo l’esperto di Moneyfarm sarebbe “un grave errore” soprattutto se il trend reflazionista dovesse iniziare a materializzarsi più chiaramente in Usa.
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