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L’apertura dei mercati

Borse europee in calo, pesano le tensioni tra Israele-Iran e timori Fed

Avvio in netto calo per i principali listini del Vecchio Continente, con i timori di una Fed più restrittiva sulla possibilità di tagli dei tassi di interesse. Le tensioni in Medio Oriente fanno salire il prezzo del petrolio. Eni (+1,2%) dopo buyback

di Fabrizio Arnhold 5 Aprile 2024 09:14
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Apertura in deciso ribasso per le Borse europee, sulla scia della flessione di Wall Street, con una Fed meno accomodante sull’ipotesi taglio tassi. A Milano il Ftse Mib apre a -1,24%, il Dax di Francoforte dopo i primi minuti di contrattazione segna -1,22%, il Cac 40 di Parigi -1,23%, l’Ibex 35 di Madrid -1,03% e il Ftse 100 di Londra -0,98%. La Borsa di Tokyo cede il 2% in chiusura, con l’indice Nikkei rallentato dal settore bancario e high tech.

FED PIÙ FALCO


A preoccupare gli investitori sono le parole del falco Neel Kashkari, presidente della Fed di Minneapolis, sulla possibilità che la Banca centrale Usa non effettui nessun taglio ai tassi di interesse se i dati non metteranno in luce dei progressi sul fronte inflazione. La maggior parte degli analisti, comunque, resta convinta che la Fed abbasserà di 25 punti base i tassi a giugno, attendendo conferme dalla pubblicazione dei dati sul lavoro Usa.

TENSIONI ISRAELE-IRAN


Il petrolio si mantiene sui massimi da cinque mesi, con il Wti che tratta a 86,80 dollari al barile (+0,24%), mentre il Brent supera la soglia dei 91 dollari al barile (+0,44%), anche a causa dei timori di una guerra tra Israele e Iran. In caso di un attacco iraniano, Israele ha fatto già sapere agli Stati Uniti che intende reagire. Questa eventualità provocherebbe interruzioni dell’approvvigionamento di petrolio, dopo i tagli della Russia e l’Opec che ha mantenuto i tagli alla produzione.

RALLENTA L’ORO


La corsa dell’oro frena, dopo il recente rally del metallo prezioso. La consegna spot cede lo 0,4% a 2.279,20 dollari. Sul versante valutario, l’euro scivola a 1,0828 dollari, da 1,0860 di ieri. In rialzo lo yen che si porta sui massimi da due settimane, con la BoJ che non ha escluso un nuovo rialzo dei tassi entro l’anno. In lieve rialzo il gas naturale che ad Amsterdam tratta a 26,4 euro per megawattora (+0,8%). A Piazza Affari Eni in controtendenza (+1,2%), dopo la delibera del cda per emissioni bond fino a 5 miliardi e il nuovo buyback per 1,1 miliardi di euro. Lo spread apre in rialzo a 140,5 punti base, con il rendimento del decennale del Tesoro al 3,74%.
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