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Apertura dei mercati

Borse europee in cauto rialzo dopo i verbali Fed e in attesa dell'inflazione

Le minute della banca centrale americana hanno confermato che il ciclo rialzista sui tassi è vicino alla fine anche se i tempi rimangono incerti. Oggi l'inflazione in Germania, domani in Eurozona e Usa

di Annalisa Lospinuso 4 Gennaio 2024 09:12
financialounge -  Borse europee FED inflazione mercati tassi di interesse

Borse europee in timido recupero dopo i ribassi di ieri sia in Europa sia a Wall Street. Il Ftse Mib apre poco sopra la parità (+0,29%) a  30.187 punti, il Cac 40 (+0,12%) a 7.420, il Dax (+0,15%) a 16.562 punti, il London FTSE 100 a 7.708 (+0.34%). A dettare la linea dei mercati oggi i verbali dell’ultima riunione del Federal Open Market Committee (Fomc), pubblicati nella serata di ieri, che hanno determinato il calo dei rendimenti dei titoli del Tesoro Usa, confermando l’impressione di una banca centrale giunta alla fine del ciclo rialzista sui tassi anche se i tempi dell’allentamento restano incerti. In calo le piazze asiatiche, con Tokyo (-0,56%) che è tornata agli scambi dopo la pausa per il Capodanno.

VICINA LA FINE DELLA POLITICA MONETARIA RESTRITTIVA


In base alle minute dell’organismo della Federal Reserve responsabile della politica monetaria degli Stati Uniti emerge che i membri ritengono “appropriato” mantenere una politica restrittiva per riportare l’inflazione al 2% “ancora per un po’ di tempo”. I banchieri hanno ribadito che il picco dei tassi è stato raggiunto o quasi e che sono “probabili” dei tagli ai tassi d’interesse nel 2024, ma il percorso è “molto incerto”. I verbali indicano comunque che ci sono stati “chiari progressi” contro l’inflazione. Invariate le prospettive del mercato che continua a ritenere possibile (al 64,8%) un primo taglio dei tassi già a marzo, secondo il Cme FedWatch Tool.

ATTESA PER L'INFLAZIONE


Per avere conferme sulla linea della Fed bisognerà attendere i dati macro in calendario tra oggi e domani. Nella giornata odierna si avranno i dati sull’inflazione in Francia e Germania, così come quelli sulPmi servizi dell’Eurozona e in Italia, mentre domani saranno pubblicati i dati chiave relativi all’Eurozona e agli Stati Uniti. Venerdì in Usa sono attesi anche i dati sull’occupazione, cartina al tornasole dello stato di salute dell’economia.

MATERIE PRIME IN RIALZO


Il petrolio è in rialzo per le continue tensioni in Medio Oriente e le possibili turbolenze dell’offerta: i contratti del Wti febbraio salgono dello 0,91% a 73,36 dollari al barile, quelli del Brent marzo dello 0,63% a 78,74 dollari. Salgono anche i prezzi del gas naturale scambiato ad Amsterdam del 3,08% a 33,8 euro. Poco mosso l'euro  a 1,093 dollari contro il dollaro americano, mentre il cambio dollaro/yen si posiziona a 143,406. Svetta l'oro a 2.054 dollari l'oncia (+0,59%).
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