Goldman Sachs Asset Management: dopo la pausa Fed restano rischi in due direzioni opposte

Nonostante l'economia statunitense abbia registrato uno dei trimestri di crescita più forti degli ultimi 20 anni, e che l'inflazione sia rimasta al di sopra dell'obiettivo fissato dalla banca centrale, nella sua ultima riunione del FOMC la Federal Reserve ha mantenuto la sua politica attuale. L'inasprimento delle condizioni finanziarie, guidato dall'aumento dei tassi di interesse a lungo termine, ha ridotto la necessità di adottare un ulteriore rialzo dei tassi.

LA TENUTA DELL’ECONOMIA USA E IL RIEQUILIBRIO DEL MERCATO DEL LAVORO

Lo rileva un commento sulla decisione della FED di Whitney Watson, Co-Head e Co-CIO of Fixed Income and Liquidity Solutions di Goldman Sachs Asset Management, secondo cui la tenuta dell'economia USA non ha impedito il riequilibrio del mercato del lavoro né ha ravvivato le pressioni sui salari e sui prezzi, suggerendo che la disinflazione progredirà e indicando che la Fed probabilmente manterrà invariata la sua politica fino al 2024.

ORA SONO POSSIBILI RISCHI IN DUE DIREZIONI

Ma, aggiunge l’esperta di Goldman Sachs Asset Management, si verificano rischi in entrambe le direzioni. Da una parte, l'aumento delle aspettative di inflazione, dovuto all'aumento dei prezzi del gas, unito alla forza dell’attività economica, preserva la prospettiva di un altro rialzo dei tassi.

POSSIBILE ANCHE ACCELERAZIONE DEL TAGLIO DEI TASSI

Al contrario, sul versante opposto, sottolinea Watson in conclusione, un rallentamento economico più pronunciato, causato dal crescente impatto di tassi d'interesse più elevati, potrebbe accelerare i tempi di transizione verso un taglio dei tassi da parte della stessa Fed.