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L'indagine

Gaming, in Europa crescono i profitti e aumenta l’età dei giocatori

Il settore dei videogiochi ha raggiunto un fatturato di 24,5 miliardi di euro nel 2022. Sono oltre 110 mila i professionisti nei dieci mercati principali

di Stefano Silvestri 24 Agosto 2023 11:23
financialounge -  giocatori ISFE Video Games Europe videogames Videogiochi

Video Games Europe è l’associazione europea che rappresenta il settore dei videogiochi, precedentemente conosciuta col nome di Interactive Software Federation of Europe (ISFE). In queste ore ha diffuso la sua ultima relazione che fotografa la situazione attuale dell'industria dei videogame nel Vecchio Continente, delineandone ampiezza e influenza. Il report, intitolato “2022 Key Facts”, trae informazioni da fonti come Ipsos Mori, GSD, GameTrack e dal rapporto EGDF-VGE. Alcune delle statistiche utilizzate provengono dai sondaggi GameTrack, realizzati su un campione di 60 mila individui tra i 6 e i 64 anni, distribuiti tra Regno Unito, Francia, Germania, Italia e Spagna.

FATTURATO IN CRESCITA


L'industria dei videogiochi in Europa ha registrato nel 2022 un fatturato di 24,5 miliardi di euro, mostrando un incremento del 5% rispetto ai 23,3 miliardi di euro del 2021 e del 2020, e superando i 21,6 miliardi di euro del 2019, l'ultimo anno prima dell'emergenza sanitaria. Il 42% degli introiti proviene dai videogiochi per console, in leggero aumento rispetto al 41% dell'anno passato. Il mercato mobile copre anch'esso il 42%, un valore però in flessione rispetto al 45% della rilevazione precedente. Il segmento pc copre invece il 13% dei profitti, mentre il restante 3% proviene da servizi di streaming e da altre piattaforme digitali.

CRESCITA DELLE VENDITE


Video Games Europe sottolinea che, nonostante nel 2022 siano stati rilasciati meno titoli per console rispetto al 2021 (549 contro 564), il volume totale delle vendite è effettivamente cresciuto. Nel 2022 sono state acquistate 40,3 milioni di copie, un aumento del 12,6% rispetto ai 35,8 milioni del 2021, paragonabile al totale del 2020. Questo trend è dovuto alla distribuzione di titoli di grande impatto come Call of Duty: Modern Warfare 2, Elden Ring, God of War Ragnarok e Pokémon Legends: Arceus.

IL PROFILO (MATURO) DEI GIOCATORI EUROPEI


Analizzando le statistiche demografiche, Video Games Europe riporta che nel 2022 ben 126,5 milioni di persone hanno videogiocato, registrando un incremento dell'1,4% rispetto all'anno passato. Contrariamente a ciò che si potrebbe pensare, la fascia d’età più rappresentata è quella dei 45-64 anni (25%), seguita da 35-44 (17%), 25-34 (19%), 15-24 (21%) e 6-14 (18%). La maggioranza delle fasce d’età ha visto un incremento dell'1%, sebbene quelle che vanno dai 25-34 e dai 15-24 abbiano segnato una riduzione anno su anno dell'1%.

COMPOSIZIONE PER SESSO ED ETA'


Come prevedibile, tuttavia, i giovani mostrano una maggiore propensione verso il gaming. L'81% dei ragazzi tra gli 11 e i 14 anni si dedica ai videogiochi (la percentuale maggiore tra le fasce d'età), a confronto col 36% tra i 45-64 anni (la percentuale minore). Entrambi i dati sono cresciuti dell'1% anno su anno. Video Games Europe ha anche evidenziato che 59 milioni di giocatrici compongono il 46,7% della popolazione videoludica europea. Di queste, il 44% ha un'età compresa tra 35 e 64 anni, il 31% tra 18 e 21 anni, e il 25% tra 6 e 17 anni. La giocatrice tipo ha 33 anni e dedica al gioco 7,5 ore settimanali.

COME UTILIZZANO IL LORO TEMPO


Il tempo dedicato al gaming sta leggermente diminuendo, avvicinandosi ai valori pre-pandemia. Nel 2022 le ore settimanali dedicate in media al gaming dai giocatori europei sono state 8,8, un dato identico a quello del 2018. Nel 2019 questo era di 8,6 ore, poi cresciuto a 9,5 nel 2020 e infine assestatosi a 9 ore nel 2021.

IL BENCHMARK EUROPEO


Per avere un benchmark con altre attività, i cittadini europei passano 14 ore alla settimana sui social media e 24 ore a guardare programmi televisivi. Il 74% dei giocatori si dedica al gioco per almeno un'ora ogni settimana, mentre il 17% gioca almeno una volta al mese. Il 68% dei partecipanti usa smartphone o tablet per giocare, in aumento rispetto al 63% del 2021. Il 58% preferisce le console (incremento dal 54% dell'anno precedente), mentre il 48% opta per il PC, in diminuzione dal precedente 52%.

LA CRESCITA DEL SETTORE LAVORATIVO


Video Games Europe riporta che l’industria videoludica europea dà lavoro a 110 mila persone, segnando un incremento del 12,2% rispetto ai 98.000 della rilevazione precedente. Il Regno Unito si conferma il mercato leader, contando 20.975 professionisti, mentre la Francia lo segue con 18 mila. Tuttavia, la presenza femminile rimane limitata, costituendo solo il 23,7% degli addetti al settore. Eppure c'è stato un miglioramento, se è vero che l'anno precedente le donne erano il 22%; per fare un raffronto, è interessante osservare che nel comparto IT europeo esse rappresentano il 17%. "Il nostro settore non ha mai visto tanta occupazione e non ci sono mai stati tanti appassionati di giochi in Europa come ora", sottolinea Video Games Europe nella prefazione del proprio rapporto. Risultati, questi, destinati a crescere ulteriormente in futuro.
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