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L’Intelligenza Artificiale non è la nuova bolla di internet, Raiffeisen CM spiega perché

Nell’outlook sui mercati la CIO Karin Kunrath sottolinea che i Big Tech di oggi sono da anni sul mercato con fondamentali e risultati solidi. Sull’obbligazionario l’attenzione è sempre su inflazione e i tassi

di Virgilio Chelli 18 Aprile 2024 07:55
financialounge -  big tech intelligenza artificiale Karin Kunrath mercati Next Raiffeisen Capital Management

I mercati sono dominati dai due temi della prospettiva di un taglio dei tassi e del megatrend dell’Intelligenza Artificiale. Il primo tema è ancora associato a un certo grado di incertezza, per la lenta dinamica dell'inflazione che pesa in particolare sull’obbligazionario, mentre il secondo è trainante sul mercato azionario e dalla primavera del 2023 non si è più attenuato. I risultati delle aziende esposte all'IA continuano a sottolineare l’enorme domanda e il potenziale di crescita della nuova tecnologia con applicazioni che mirano ad aumentare la produttività in molti settori. Emerge sempre più spesso anche il paragone con il boom di Internet di fine anni '90, perché questo tipo di trend tende a essere temporaneamente amplificato con valutazioni gonfiate e la tendenza a prezzare in anticipo il futuro.

I BIG TECH OGGI SONO SOLIDI E COLLAUDATI


Ma, sottolinea nel suo Outlook sui mercati Karin Kunrath, Chief Investment Officer di Raiffeisen Capital Management, il paragone è errato: i titoli Internet dell'epoca spesso erano da poco sul mercato e dopo euforiche entrate in borsa molte società non avevano ancora registrato vendite significative né utili. Le grandi aziende tecnologiche di oggi, tra cui quelle che dominano l'Intelligenza Artificiale, sono invece presenti da anni o addirittura da decenni, hanno modelli di business e posizioni di mercato solide e un lungo track record di sviluppo di fatturato e utili. A differenza di allora, inoltre, il mercato si è ampliato in modo significativo, e la tendenza al rialzo è guidata da molti più settori e titoli.

MERCATO COSTRUTTIVO PER GLI ASSET A RISCHIO


L’esperta di Raiffeisen Capital Management aggiunge che i tassi d'interesse di riferimento vennero aumentati in modo significativo nel 1999/2000, mentre attualmente sono previsti tagli per il 2024 e gli anni successivi. Le condizioni attuali non sembrano quindi paragonabili a quelle dell'inizio del millennio. Anche se attualmente non mancano soprattutto le tensioni geopolitiche e sono indubbiamente presenti alcuni fattori di rischio per temporanee correzioni di mercato, Kunrath continua a vedere un contesto di mercato complessivamente costruttivo per gli asset rischiosi.

OBBLIGAZIONARIO SEMPRE CONCENTRATO SULL’INFLAZIONE


L’Outlook di Raiffeisen sottolinea che nell’obbligazionario l’attenzione rimane sui tassi d'inflazione, rilevando che di recente i rendimenti dei titoli di Stato non hanno trovato una direzione chiara e hanno avuto un andamento laterale. Sebbene i tassi di inflazione continuino a scendere, permangono dubbi su un imminente ritorno all'obiettivo del 2%, indicando che le opzioni delle banche centrali sui tagli dei tassi rimangono limitate.

AUMENTATO IL RISCHIO SUL CREDITO HIGH YIELD


Sui mercati del credito, prosegue l’analisi di Kunrath, i premi di rischio degli emittenti High Yield sono aumentati, mentre quelli delle obbligazioni Investment Grade hanno continuato a diminuire, probabilmente perché le società High Yield più piccole si trovano ad affrontare maggiori problemi legati al livello relativamente alto dei tassi di interesse e che questa classe obbligazionaria è costosa anche dal punto di vista delle valutazioni. Questo vale meno per l’Investment Grade, dove il rally degli spread non sembra ancora esaurito, mentre le obbligazioni dei Mercati Emergenti sono costose quanto quelle High Yield.

CONDIZIONI FAVOREVOLI ALLE AZIONI


Passando infine all’azionario, l’Outlook di Kunrath osserva che ha beneficiato, oltre che di dati economici migliori del previsto soprattutto in USA, anche delle buone trimestrali uscite sinora, mentre il nuovo aumento dei rendimenti obbligazionari ha lasciato le Borse quasi indenni. Anche se il rischio di una battuta d'arresto a breve termine è in aumento, l’esperta di Raiffeisen rimane positiva grazie alle condizioni-quadro favorevoli. Per quanto riguarda l’azionario emergente, continua invece a osservare un’invariata tendenza alla sottoperformance rispetto ai mercati sviluppati, in gran parte perché il momentum degli utili rimane molto eterogeneo e gli investitori internazionali restano cauti, anche se le valutazioni promettono un buon rendimento a lungo termine.
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