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Perché abrdn guarda ai marchi del lusso meno noti

Tzoulianna Leventi (abrdn) segue, in particolare, alcune interessanti società più piccole, che ricercano, sviluppano, creano ed "etichettano" i prodotti venduti con i grandi marchi del lusso

di Leo Campagna 21 Giugno 2023 18:00
financialounge -  abrdn lusso mercati Tzoulianna Leventi

Una crescita di oltre il 16% dall'inizio dell'anno. L’ha registrata il mercato globale di profumi, trucchi e articoli per la cura della persona che, in Europa, ha un valore di 80 miliardi di euro all'anno, con Germania, Francia e Italia tra i Paesi dove si spende di più. In Asia, invece, si stima che possa crescere dai 5,7 miliardi di dollari del 2021 a 14,75 miliardi di dollari entro il 2028.

DIETRO LE QUINTE DEI GRANDI NOMI DEL LUSSO


Da quando le restrizioni legate al Covid si sono attenuate e i consumi sono tornati a crescere, tra i maggiori beneficiari spiccano i marchi del lusso. LMVH, a cui fanno capo brand del calibro di Louis Vuitton, Guerlain e Tiffany, è diventata la prima società europea con una capitalizzazione da 500 miliardi di dollari, grazie anche ad un’accelerazione dei ricavi del 17% nei primi tre mesi dell'anno. “Dietro le quinte dei grandi nomi” fa sapere  Tzoulianna Leventi, investment manager, abrdn “sono molto attive alcune interessanti società più piccole, che ricercano, sviluppano, creano ed ‘etichettano’ i prodotti venduti con i marchi di lusso: in questo segmento si possono trovare interessanti opportunità”.

INTERCOS E INTERPARFUMS


Qualche esempio? Intercos e Interparfums. La prima è un’azienda italiana che produce cosmetici per alcuni dei più grandi marchi del mondo, con rigidi accordi di riservatezza, come i trattamenti per la pelle per le case di moda francesi e i rossetti per i marchi delle celebrità. Anche la francese Interparfums ha stipulato accordi simili con grandi marchi e nomi di celebrità (di recente con Lacoste, DKNY e Moncler) per produrre profumi di alta gamma su licenza.

UN SOSTEGNO ANCHE DAGLI INFLUENCER ONLINE


“Grazie alla crescita del benessere nei Paesi in via di sviluppo viene alimentata la domanda di beni di consumo. Le persone con maggiori disponibilità tendono a concedersi lussi accessibili, tra cui prodotti per la cura della pelle, dei capelli e trucchi, che migliorino la propria vita quotidiana. Una tendenza a cui contribuisce pure l'ascesa degli influencer online” riferisce Leventi.

PROYA COSMETICS


Un capitolo importante riguarda anche gli aspetti ESG. Per esempio Proya Cosmetics, la più grande società cosmetica cinese, produce prodotti per la cura della pelle, dei capelli e per il trucco, con una gamma diversificata di marchi e prezzi, e si concentra sulla sua base principale di consumatori in Cina. “La compagnia deve migliorare ancora per raggiungere gli standard delle altre società cinesi di beni di consumo discrezionali ai vertici delle classifiche dedicate alla sostenibilità ma gli impegni per il miglioramento dell'ambiente e per la promozione della salute e dell’occupazione femminile e dell'uguaglianza di genere, ne hanno migliorato significativamente le proprie credenziali ESG” specifica l’investment manager di abrdn.

SPESA GLOBALE A 716 MILIARDI DI DOLLARI NEL 2025


Più ingenerale, le stime della spesa globale per il 2025 per l’industria della bellezza si attestano a 716 miliardi di dollari, con un importante incremento rispetto ai 483 miliardi del 2020. Inoltre si prevede che le vendite online dovrebbero contribuire per il 48% della spesa totale entro la fine di quest'anno. In pratica, un settore caratterizzato da un crescita globale significativa e già allineato al cambiamento digitale del comportamento dei consumatori.

UN SETTORE PARTICOLARMENTE DIFENSIVO


“Le opportunità per gli investitori vanno oltre i grandi marchi del lusso. Molte piccole aziende innovative offrono ritorni potenziali interessanti in un settore, quello del ‘lusso accessibile,  che ha inoltre un carattere particolarmente difensivo, indipendentemente dal ciclo economico” conclude l’investment manager di abrdn.
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