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Tasse e lavoro

Arrivano più soldi in busta paga dal mese prossimo per tanti lavoratori

Dal 1° luglio 2023 stipendi più alti grazie al taglio del cuneo fiscale, deciso dal decreto Lavoro che riduce l’aliquota contributiva a carico del dipendente di un ulteriore 4%. Fino a 100 euro un più al mese

di Redazione 12 Giugno 2023 09:00
financialounge -  busta paga economia fisco lavoro taglio cuneo fiscale

Buste paga più pesanti dal mese di luglio grazie alla riduzione del cuneo fiscale. Fino al 31 dicembre 2023, infatti, gli stipendi dei dipendenti con redditi medi e bassi saliranno un po’, grazie all’incremento di 4 punti percentuali del taglio del cuneo, come previsto dal decreto Lavoro, approvato a maggio.

SOLO PER REDDITI FINO A 35MILA EURO


Il taglio del cuneo non riguarda però tutti i lavoratori ma interesserà solo le buste paga di coloro che guadagnano fino a 35mila euro. Nello specifico, per gli stipendi fino a 25mila euro, il taglio al cune sale a 7 punti percentuali, con un aumento in busta paga che, secondo le stime, si aggirerebbe tra 60 e 70 euro al mese. Per le retribuzioni da 25mila e fino a 35mila euro, la riduzione sale a 6 punti percentuali, con un aumento in busta paga di circa 90-100 euro mensili.

L’ULTERIORE TAGLIO


Il taglio del cuneo fiscale per i lavoratori con redditi più bassi è aumentato con la legge di bilancio 2023. Nel Def di aprile, è stato previsto un nuovo intervento sul cuneo fiscale contributivo, rivolto ai lavoratori con redditi medio bassi, per un valore di circa 3 miliardi di euro in totale. Con il decreto Lavoro di maggio, si sono definite le percentuali dell’aumento.

TAGLIO AL CUNEO FINO AL 7%


Per redditi fino a 35mila euro, il taglio al cuneo fiscale sale dal 2 al 6 per cento, dal 1° luglio fino al 31 dicembre 2023. La misura, quindi, è temporanea. Si passa dal 3 al 7 per cento, se il reddito imponibile non eccede l’importo di 1.923 euro mensili, ossia se non supera i 25mila euro. Nello stesso decreto Lavoro, si prevede anche l’aumento della soglia dei fringe benefit a 3mila euro per il 2023, esclusivamente però per i lavoratori dipendenti con figli a carico.

QUANTO SI PUÒ GUADAGNARE


Gli aumenti sono diversi in base all’importo dello stipendio. Per avere un’idea più precisa di quanti soldi in più si troveranno in busta paga a fine mese bisognerà prendere l’importo del valore lordo dell’ultimo stipendio, che si può trovare in busta paga, a cui poi basterà applicare il 4%. Si otterrà così il nuovo importo comprensivo della maggiorazione ottenuta dal taglio del cuneo fiscale.

UN ESEMPIO PRATICO


Facciamo un esempio, prendendo come riferimento lo stipendio di un impiegato che guadagna 2.000 euro lordi: avrà un risparmio di 80 euro mensili. Mentre chi guadagna 1.000 euro potrà contare su un risparmio di 40 euro al mese. Stiamo però parlando di importi lordi, su cui occorre calcolare l’Irpef. Senza finire in calcoli complessi, per semplificare basta togliere dalla quota di contributo risparmiata circa il 20-25%. Su 80 euro lordi, ci si ritroverà in busta un aumento netto di 60 euro.
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