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Investire in obbligazioni

Reddito fisso a rischio, focus su high yield e debito emergente

L’ipotesi di un intervento più deciso sui tassi da parte della Fed aumenta i rischi per le obbligazioni. Per questo motivo si preferiscono i bond di Paesi emergenti e high yield

di Leo Campagna 31 Gennaio 2022 10:39
financialounge -  Euromobiliare Am Sgr Generali Investments Invesco J.P. Morgan Asset Management Natixis IM Neuberger Berman Pictet Asset Managemet Schroders Vontobel

COME AFFRONTARE IL 2022


Un’analisi macroeconomica approfondita avrebbe permesso, secondo Luca Tobagi, CFA – Investment Strategist di Invesco Investment Solutions, Product Director, di individuare nel 2021 il passaggio dell’economia globale da un macro-regime di espansione, con una crescita a livelli superiori al trend e in accelerazione, ad una fase di rallentamento. Una fase, quest’ultima, con livelli di crescita sempre superiori al trend, ma con un passo in decelerazione. “Sarebbe stato in tal modo possibile aspettarsi un’espansione sostenuta degli utili aziendali, tipica dei macro-regimi di espansione, e un contesto favorevole all’allungamento della duration, come il macro-regime di rallentamento”, sottolinea Tobagi.
Come affrontare un anno in cui non mancheranno certo le opportunità, ma anche incerto e volatile? “Si potranno rivelare preziosi i processi di investimento capaci di identificare i regimi macroeconomici, che rivestono un’importante influenza sull’andamento delle diverse attività finanziarie, in modo da gestire l’asset allocation in modo attivo e coerente con tale analisi”, specifica nell’articolo Invesco: “Nel 2022 gestire l'asset allocation in modo attivo" l’Investment Strategist di invesco.

L’IPOTESI DI UN INTERVENTO PIÙ DECISO SUI TASSI


A proposito di un indesiderato inasprimento delle condizioni finanziarie, nell’articolo Generali Investments: ”La Fed dovrebbe ridurre gli acquisti dal terzo trimestrePaolo Zanghieri, Senior Economist di Generali Investments, spiega perché ritiene improbabile l’ipotesi circolata secondo la quale la Fed potrebbe attuare un intervento più deciso sui tassi, pari ad un incremento di 50 punti base (+0,50%). “Un aumento di 25 punti base consente alla Fed la flessibilità di cui ha bisogno alla luce delle incerte prospettive economiche”.

OBBLIGAZIONI PIÙ ESPOSTE AI TASSI


Le obbligazioni sono le più a rischio da aumento dei tassi, i titoli di Stato sono stati i principali beneficiari della liquidità delle banche centrali, che sta per essere drenata, mentre l’inflazione erode il rendimento reale. I mercati azionari invece, spiega nell’articolo "Azioni sempre favorite, ma materie prime e liquidità scalano posti" Erik Knutzen, Chief Investment Officer—Multi-Asset Class di Neuberger Berman, sono ancora i favoriti ma rispetto allo scorso anno hanno perso un po’ di appeal, passando nel sondaggio dal 75% al 51%. Sebbene i fondamentali rimangano positivi, dopo tre anni di performance straordinarie le valutazioni degli indici risultano eccessive.

COSA PUÒ PORTARE LO SPREAD A 150 PUNTI BASE O OLTRE


La scelta per il Quirinale avrebbe potuto aprire nuovi scenari per il nostro Paese ma gli operatori finanziari, secondo Aline Goupil-Raguénès, Developed Countries strategist di Ostrum AM, affiliata di Natixis IM, temono soprattutto le elezioni politiche anticipate. “Lo spread dell'Italia rispetto alla Germania non dovrebbe subire impatti rilevanti. Tuttavia, nello scenario in cui si materializzassero elezioni legislative anticipate, lo spread potrebbe allargarsi e assestarsi probabilmente intorno ai 150 punti base o oltre” specifica nell’articolo "I mercati temono elezioni politiche anticipate" la Developed Countries strategist di Ostrum AM (affiliata di Natixis IM).

TASSI DI DEFAULT HIGH YIELD AI MINIMI


Come fa notare nell’articolo "J.P. Morgan: le obbligazioni affrontano la stretta monetaria con fondamentali robusti" il team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan Asset Management, negli Stati Uniti, il tasso di default del segmento High Yield è calato al valore più basso della storia. Anche in Europa i livelli di default sono estremamente bassi, anche se va considerato che il ritmo di crescita di ricavi e margini operativi lordi sta iniziando a rallentare. I mercati hanno iniziato a scontare il rischio che la Fed sia in ritardo e ora incorporano almeno quattro rialzi nel 2022. Ma da inizio anno gli spread dell’Investment Grade europeo e statunitense si sono allargati di soli 3 punti base mentre l’High Yield si è collocato appena sopra.

GLI SPREAD DEGLI EMITTENTI HIGH YIELD EMERGENTI


Gli spread degli emittenti high yield emergenti non erano così ampi rispetto alle loro controparti investment grade dall'inizio del 2003. Questa constatazione porta Carlos de Sousa, Emerging Markets Strategist and Portfolio Manager di Vontobel ad affermare che, “siamo probabilmente al picco del pessimismo di mercato nei mercati emergenti”. Certo, ammette de Sousa nell’articolo Vontobel: “Toccato il picco del pessimismo nei mercati emergenti” i paesi che si trovano nella scomoda situazione di avere assoluto bisogno dell'accesso al mercato per rinnovare il debito con tassi di rendimento a una sola cifra o vicini al 10% in dollari USA restano esposti a rischi.

IL DEBITO DEI MERCATI EMERGENTI, UN’OTTIMA RISORSA


Per gli investitori, i mercati emergenti potrebbero rappresentare un’ottima risorsa. A questo proposito, nell’articolo Schroders: "Ecco i mercati emergenti dove investire nel 2022" James Barrineau, Head of Global EMD Strategy di Schroders, sostiene che “se l’inflazione si modera e torna vicino ai livelli target della Fed nel 2022, allora le prospettive per gli investitori in debito emergente in valuta locale potrebbero essere molto brillanti”. Le banche centrali di Russia e Messico saranno probabilmente le prime a frenare i rialzi, mentre in Europa e in Brasile probabilmente ci vorranno mesi perché si possa frenare le tendenze inflazionistiche.

INDICI OBBLIGAZIONARI, FAME DI CINA


A differenza di quanto succede per le azioni, la crescita continua del peso della Cina negli indici obbligazionari dei mercati emergenti non sembra essere un problema. Come si legge nell’articolo "Pictet Asset Management: la Cina va separata dall'universo dei mercati emergenti" le obbligazioni cinesi costituiscono solo il 10% dell'indice obbligazionario dei mercati emergenti in valuta locale di JP Morgan (GBI-EM GD) e poco meno del 5% del corrispettivo in valuta forte (EMBI Broad GD). Esiste il rischio secondo gli esperti di Pictet Asset Managemet che il Paese del Dragone abbia iniziato finanziariamente a togliere spazio agli altri mercati emergenti.

PRODOTTI CON OBIETTIVI MISURABILI


Nel panorama degli investimenti sostenibili, il focus si sta progressivamente allargando dai prodotti che hanno l’obiettivo di promuovere i principi della sostenibilità, classificati come articolo 8 secondo la normativa europea SFDR, a quelli con uno specifico obiettivo di investimento sostenibile dichiarato e misurabile, in cui nel processo di investimento si tiene conto degli impatti generati su tali obiettivi, classificati come articolo 9 SFDR. Nell’ambito del costante e continuo processo di trasformazione della gamma di Euromobiliare AM SGR, a partire dal 1° gennaio 2022, la politica di investimento di 5 prodotti (di cui quattro appartenenti all’asset class obbligazionaria ed uno azionario) - è in linea con quanto previsto dall’articolo art. 8 SFDR. Tutti i dettagli nell’articolo "Euromobiliare AM SGR prosegue la trasformazione della gamma in chiave sostenibile: le novità da gennaio".
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