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Bonus da 100 euro in busta paga, ecco quando si potrà richiedere

Il Cdm ha approvato una nuova agevolazione che arriverà nella busta paga di gennaio 2025, ma per ottenerla occorre fare domanda al datore di lavoro e rispettare requisiti familiari e legati allo stipendio

di Redazione 2 Maggio 2024 14:18
financialounge -  bonus busta paga fisco lavoro welfare

Per avere 100 euro lordi di bonus in busta paga a gennaio bisognerà fare una richiesta al proprio datore di lavoro perché l’erogazione non sarà automatica. Si tratta dell’ex bonus tredicesima per i lavoratori dipendenti, ora trasformato in un bonus una tantum. Ecco cosa bisogna fare per richiederlo.

I REQUISITI DI REDDITO


L’agevolazione non potrà essere richiesta da tutti i lavoratori dipendenti. Ne hanno diritto solo i lavoratori con redditi non superiori a 28mila euro ma superiori a 8.500 euro. In realtà i 100 euro sono lordi, quindi soggetti alle normali ritenute fiscali e detrazioni, cominciando dall’aliquota di riferimento del 23%. L’importo sarà rapportato al periodo di lavoro, quindi se un lavoratore è stato assunto durante l’anno di riferimento, avrà diritto al bonus in rapporto ai mesi di lavoro.

E QUELLI FAMILIARI


Non ci sono solo dei limiti inerenti allo stipendio. L’erogazione del bonus è legata anche a determinati requisiti familiari: il lavoratore dovrà avere coniuge e almeno un figlio a carico. Nella bozza del decreto compare anche la possibilità di nuclei monogenitoriali con almeno un figlio a carico. Allo studio anche casi in cui il contribuente non sia coniugato, oppure separato, o con figli adottivi, affidati o affiliati. Per capire quali saranno i requisiti definitivi, bisognerà attendere la versione finale.

LA RICHIESTA AL DATORE DI LAVORO


Il bonus verrà erogato nella busta paga di gennaio 2025 e riguarderà circa 1,1 milioni di famiglie. Per averlo, però, bisognerà farne richiesta. Il lavoratore dovrà chiedere al datore di lavoro il bonus, attestando per iscritto di averne diritto, indicando quindi il codice fiscale del coniuge e dei figli. I sostituti di imposta recupereranno il credito maturato in compensazione con le imposte e i contributi da versare.
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