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La giornata

Le Borse europee aprono in rosso per lo stallo a Bruxelles sul Recovery Fund

Avvio sotto la parità per i listini del Vecchio Continente che guardano al vertice Ue del pomeriggio. Petrolio in calo, l’euro ai massimi sul dollaro

di Fabrizio Arnhold 20 Luglio 2020 09:16
financialounge -  borse mercati Piazza Affari recovery fund

Le Borse europee aprono in calo, in attesa della fine del negoziato sul Recovery Fund. Dopo una settimana vivace, Milano inizia le contrattazioni a -0,73%, Francoforte segna -0,61%, Parigi -0,57%, Madrid -0,60% e Londra -0,55%. La Borsa di Tokyo chiude la giornata di poco sopra la parità, con l’indice Nikkei a +0,009%.

IL DIFFICILE ACCORDO UE


In Europa non si è ancora arrivati ad un accordo per il Recovery Fund. La discussione riprenderà alle 16, non sono bastati quattro giorni interi per superare il doppio sbarramento degli Stati frugali, Austria, Olanda, Danimarca e Svezia, cui si è aggiunta la Finlandia, e di Ungheria e Polonia. È in discussione il tetto dei 750 miliardi, con i Paesi del Nord Europa fermamente intenzionati a ridurre notevolmente la parte di sovvenzioni a fondo perduto agli Stati. Oggi il presidente Ue Michel proporrà la riduzione dei sussidi a 400 miliardi, o a 390 miliardi. Nella notte si è molto dibattuto sulla quota da destinare ai prestiti e quella, invece, per i sussidi.

A PIAZZA AFFARI OCCHI PUNTATI SU INTESA E UBI BANCA


L’attenzione degli investitori, a Piazza Affari sarà tutta rivolta alla reazione di Ubi Banca , che in avvio schizza a +11,6%, e Intesa Sanpaolo, dopo che quest’ultima ha deciso di migliorare l’offerta pubblica per arrivare al controllo del gruppo bancario lombardo. Giornata di stacco cedola per Enel con un effetto tecnico che riguarderà tutto il Ftse Mib, dal momento che si tratta della società a maggiore capitalizzazione.

PETROLIO IN CALO, SALE L’EURO


Il prezzo del petrolio registra un calo, con il contratto Wti di agosto, ormai in scadenza, scambiato a 40,3 dollari al barile, il contratto settembre tratta a 40,5 dollari al barile; il Brent pari scadenza a 42,88 dollari al barile. L’euro sale nei confronti del dollaro, ed è scambiato a 1,1464, ai massimi dal 9 marzo. Lo spread apre poco mosso, a 163 punti base.
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