AllianceBernstein
Idee di investimento - Azioni - 13 aprile 2020
E’ il momento di allestire portafogli durevoli con un’asset allocation strategica fondata anche sui principi Esg. Per ripartire indispensabili gli "animal spirits", ma alcuni settori come hi tech e healthcare sono già ora interessanti
13 Aprile 2020 08:50
ALLESTIRE PORTAFOGLI SUFFICIENTEMENTE DUREVOLI E RESILIENTI AI RISCHI
Il sondaggio di Natixis Investment Managers sui fund buyer professionali (i responsabili della selezione di fondi di compagnie assicurative, banche, fondi di fondi e altre piattaforme di vendita al retail) individua nella gestione attiva, nei principi Esg e nei private asset fonti di diversificazione efficaci nel nuovo contesto di alta volatilità. “La mission dei fund buyer consiste nel proteggere i clienti, sia dalle perdite di mercato che dalle reazioni emotive derivanti dal crollo dei mercati. Per soddisfarla devono allestire portafogli sufficientemente durevoli in grado di resistere all’estrema volatilità del mercato, ma anche ben posizionati per la ripresa. Si intravede un ritorno della propensione al rischio da parte dei fund buyer professionali che guardano con crescente attenzione alle azioni che evidenziano buone valutazioni, al reddito fisso alternativo e alle strategie Esg (ambientali, sociali e di governance) ” ha specificato nell’articolo Mercati, gestione attiva e private asset per resistere al coronavirus Matt Shafer, EVP, Head of Wholesale Distribution, Natixis Investment Managers.
IL FOCUS DEVE ESSERE SULL’ASSET ALLOCATION STRATEGICA
Secondo Jean Boivin, Head del BlackRock Investment Institute, è giunto il momento di ripensare l’allocazione strategica e riconsiderare il ruolo delle strategie di diversificazione, in un mondo che sembra molto diverso da solo un mese fa. BlackRock ritiene che per gli investitori con orizzonte a lungo termine stia emergendo l’opportunità di incrementare l’esposizione al rischio. Inoltre gli investitori, che stanno ribilanciando i portafogli dopo il selloff delle attività a rischio, potrebbero considerare strategie sostenibili per sostituire alcuni asset tradizionali migliorando il potenziale rendimento dei portafogli a lungo termine. L’analisi di BlackRock su oltre 750 portafogli di grandi istituzioni, come illustrato nell’articolo Portafogli resilienti in tempi di coronavirus: 4 consigli di BlackRock, indica che quelli con punteggi Esg “superiori alla media” possono aggiungere resilienza al portafoglio.
SI SONO POSTE LE BASI PER UNA RIDUZIONE DELLA VOLATILITÀ
Ora resta da quantificare l’entità della frenata economica, il che porterà a stime più credibili della crescita degli utili e permetterà ai mercati di trovare parametri di valutazione corretti su cui basarsi, ponendo le basi per una stabilizzazione o quantomeno per una riduzione della volatilità. Partendo da questo scenario, il Team Investimenti di Pramerica Sgr è passato da un approccio molto cauto, all’insegna del “wait and see”, a un approccio maggiormente orientato al rischio. Secondo gli esperti di Pramerica Sgr, come spiegato nell’articolo Dal “wait and see” all’azione, i mercati azionari hanno registrato una significativa correzione tale da poter essere considerata una vera e propria “dislocation” anche a fronte di un forte rallentamento dell’economia.
SERVONO GLI ANIMAL SPIRITS PER INFONDERE FIDUCIA NEI MERCATI
La buona notizia, come evidenziato nell’articolo “Con gli stimoli giusti il mercato può tornare a correre nel secondo semestre” è che gli animal spirit hanno il sonno leggero e, se stimolati con il giusto cocktail, potrebbero risvegliarsi con sorprendente fervore guidando una forte ripresa del mercato azionario nella seconda metà di quest’anno. Secondo Daniel Seiler, Head of Multi Asset di Vontobel AM, una volta che le persone saranno convinte di poter riprendere la libera circolazione senza minacce per la salute, e una volta che i posti di lavoro torneranno, soprattutto nei mercati meno rigidi come gli Stati Uniti, vedremo i mercati azionari riprendersi a livello mondiale e non dovremmo sorprenderci di vedere guadagni sostanziali entro la fine del 2020. Quindi, prosegue il ragionamento dell’esperto di Vontobel AM, se nel 2008 l’attenzione era concentrata sulla regolamentazione, ora dovrà essere rivolta a far rivivere gli animal spirit.
NUOVI COMPORTAMENTI E NUOVI MODELLI DI DOMANDA
Senza trascurare il fatto che ci sono i nuovi comportamenti che cambieranno i modelli di domanda. La diffusione del lavoro da remoto potrebbe abbattere la richiesta di grandi spazi a uso ufficio nelle città, i viaggi d’affari potrebbero calare permanentemente sostituiti da videoconferenze sempre più comuni, la domanda di parchi a tema e crociere potrebbe essere seriamente compromessa. Per non parlare delle persone che si trovano ora costrette a ordinare online e che potrebbero cambiare per sempre le dinamiche di spesa nei supermercati. Per questo, come argomentano nell’articolo Mercati, posizionarsi ora sulla nuova normalità post coronavirus gli esperti di AllianceBernstein, l’investitore deve pensare fin da ora come sarà la nuova normalità, considerando differenti possibili scenari nei diversi settori. Dopo un mese senza andare al lavoro in auto, la domanda di nuovi pneumatici potrebbe subire uno slittamento. Oppure, dopo la quarantena forzata in casa potrebbe nascere la voglia di migliorarne o rinnovarne qualche aspetto, con il risultato di un’impennata del business di articoli per l’abitazione anche quando la crisi sarà finita.
PREFERENZA AI SETTORI TECNOLOGIA ED HEALTHCARE
Intanto Bruno Rovelli, Chief Investment Strategist di BlackRock Italia, ritiene che non si possa ancora dire che i mercati azionari abbiano imboccato un sentiero lineare di apprezzamento. “Credo che a questo punto ci sia un po’ di ottimismo prezzato sui mercati azionari, ma nel medio termine ci sono considerazioni che non sono perfettamente chiare” specifica l’esperto nell’articolo BlackRock: “Tecnologia e healthcare da preferire nell’azionario ma in questa fase meglio il credito investment grade”. Il rallentamento dei contagi calma il nervosismo ed “è improbabile che si torni a vedere dei minimi” ma non si può dire che da qui “i mercati azionari hanno un percorso lineare di apprezzamento”. Tra i settori, la preferenza è sempre per tecnologia e healthcare. La crisi da coronavirus ha messo in luce la grande resilienza del comparto Esg, anche perché “i titoli sono molto leggeri sulla parte energetica”, commenta Rovelli. “In futuro il focus sulla parte sostenibile sarà molto più importante, nel tentativo di conciliare gli obiettivi degli shareholder con gli stakeholder”. Il mondo finanziario post emergenza sanitaria, quindi, sarà sicuramente diverso ma anche più sostenibile.
L’IMPORTANZA DEL RATING ESG
Anche l’Asset allocation team di Candriam suggerisce di concentrarsi su tre focus: tecnologia, healthcare, sostenibilità/energie rinnovabili. Focus che riguardano settori diversi accomunati dagli stravolgimenti che il coronavirus sta provocando. Quello più evidente ha certamente riguardato il settore della tecnologia. Ormai smartworking, e-learning e telemedicina sono entrati nella quotidianità di molti. L’healthcare potrebbe trarre vantaggio dai budget statali più sostanziosi per la sanità, dal momento che la guerra di salute pubblica ha come ‘nuove armi’ i farmaci e i vaccini. L’ultimo focus da tenere sotto stretta osservazione nel medio termine riguarda la sostenibilità e le energie rinnovabili, un tema molto caro a Candriam che, grazie all’attività di ricerca in house condotta da oltre 15 anni, è in grado di affermare che “esistono validi motivi di valutazione per investire in società con elevato rating Esg”. Si tratta, come si legge nell’articolo Tre settori da tenere d’occhio nell’economia post pandemia, tendenzialmente di società con uno stile “quality growth” anziché “value” che sono meno indebitate, aspetto non trascurabile in tempi di crisi.
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