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Argentina

Debito emergente, occhio alla forte dispersione delle performance

Già nel 2017 si è potuto constatare che non tutto il debito emergente e le rispettive valute sono uguali: la dispersione delle performance è destinata ad ampliarsi.

27 Novembre 2017 09:26
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I fondi obbligazionari paesi emergenti sono una delle categorie che, in ambito obbligazionario, hanno registrato le migliori performance da inizio anno. L’indice dei fondi di categoria segna infatti un +4,54% dl 1 gennaio al 22 novembre scorso. Ma occorre fare attenzione.

Infatti, mentre i primi 20 fondi obbligazionari paesi emergenti vantano una performance media del +8%, gli ultimi venti segnano un -7%: escludendo quelli espressi in dollari USA, la performance degli ultimi 20 fondi di categoria si attesta a meno due punti. percentuali circa.

“Storicamente abbiamo assistito a divergenze significative della performance del debito emergente basate in valuta forte e in valuta locale a livello nazionale, e quest’anno non fa eccezione, considerato ad esempio il caso della Turchia in cui i bond in valuta locale sono calati del 6% circa, a fronte di un apprezzamento dei titoli in valuta forte di oltre l’8%” fa sapere Enzo Puntillo, Responsabile delle strategie obbligazionarie per i mercati emergenti di GAM, che, per esempio, nel 2017 ha puntato sui titoli del Brasile (prima su quelli a tasso fisso e poi gradualmente su quelli legati all’inflazione), sul mercato uruguaiano e, in modo dinamico sull’Argentina.

A livello valutario, invece, Enzo Puntillo ha puntato sia sul rinngit malese che sulla rupia indiana e sul rublo russo. Il gestore ammette che la posizione in liquidità in portafoglio ha ridotto, seppur in modo limitato, parte dei guadagni sopra descritti.

“Detto questo, la posizione cash deve essere valutata in un contesto strategico di portafoglio, e pertanto non può essere considerata come un effettivo detrattore di performance” specifica Enzo Puntillo, che adesso, pur mantenendo un atteggiamento di prudenza sul debito emergente, resta ottimista sul medio termine. “La forte riduzione dei deficit di bilancia commerciale porta a significativi benefici in termini di momentum, crescita e stabilizzazione, e crediamo che sia ragionevole aspettarsi che questi fattori continuino a supportare le performance nel prossimo futuro” conclude Enzo Puntillo.
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